I DATI MONDO, EUROPA, ITALIA, CAMPANIA, SALERNITANO (divisi per aree)
Il 4 maggio si allenta la chiusura delle attività italiane. La conferenza stampa del presidente del consiglio Giuseppe Conte annuncia l novità. Fra poche ore potrebbe essere superata la quota 3milioni di positivi al Sars Cov 2 nel mondo e un milione dei quali potrebbero finire in pochi giorni o essere stati in un luogo di cura. Negli Usa entro una decina di ore si supera quota 1 milioni di infetti alla Covid 19. In Italia, la curva epidemica scende ancora, all’1,1%, contro il 1,2% di incremento di ieri, anche se i tamponi sono stati molti di meno. In Lombardia il 40% dei nuovi positivi italiani. A preoccupare la situazione del Piemonte. In Europa (esclusa l’Italia) il contagiato corre in modo differente, dopo aver superato il milione di infetti. Il caso San Marino che con 36mila abitanti supera i 538 infetti, con 41 deceduti e 64 in ospedale. Il punto sull’Economia. Approfondimenti). La puntata di “Oltre i social” dedicata alla riapertura della ristorazione e dei bar solo con consegna a domicilio.
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COVID 19 I DATI
I NUMERI DELLA PANDEMIA
2.956.073 contagiati nel mondo, +88mila in più in un giorno di positivi al Sars Cov 2 nel mondo, 205.724 i morti in totale (circa 4mila di più in un giorno) e 861.518 (+50mila) i ricoverati in ospedale
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NEL MONDO
Contagiati 2.956.073, di cui: 957.016 Stati Uniti, 226.629 Spagna, 197.675 Italia, 161.665 Francia, 157.120 Germania, 154.032 Regno Unito, 110.130 Turchia, 90.481 Iran, 83.909 Cina, 80.949 Russia, 60.311 Brasile, 46.648 Canada, 46.134 Belgium, 38.040 Netherlands, 29.061 Switzerland, 27.890 India, 27.517 Peru, 23.864 Portugal, 22.719 Ecuador, 19.262 Ireland, 18.640 Sweden, 17.522 Saudi Arabia, 15.398 Israel, 15.225 Austria, 13.842 Mexico, 13.624 Singapore, 13.331 Chile, 13.328 Pakistan, 13.231 Japan, 11.617 Poland, 11.036 Romania, 10.728 Korea, South, 10.463 Belarus, 10.349 United Arab Emirates, 10.287 Qatar, 8.882 Indonesia, 8.773 Denmark, 8.617 Ukraine, 7.579 Philippines, 7.511 Norway, 7.387 Czechia, 6.694 Australia, 6.630 Serbia, 6.135 Dominican Republic, 5.780 Malaysia, 5.538 Panama, 5.416 Bangladesh, 5.142 Colombia, 4.576 Finland, 4.546 South Africa, 4.534 Egypt, 4.065 Morocco, 3.780 Argentina, 3.723 Luxembourg, 3.408 Moldova, 3.382 Algeria, 3.075 Kuwait, 2.922 Thailand, 2.693 Kazakhstan, 2.647 Bahrain, 2.517 Greece, 2.500 Hungary, 2.030 Croatia, 1.998 Oman, 1.869 Uzbekistan, 1.820 Iraq, 1.792 Iceland, 1.746 Armenia, 1.645 Azerbaijan, 1.643 Estonia, 1.621 Cameroon, 1.550 Ghana, 1.531 Afghanistan, 1.516 Bosnia and Herzegovina, 1.470 New Zealand, 1.438 Lithuania, 1.396 Slovenia, 1.386 North Macedonia, 1.379 Slovakia, 1.369 Cuba, 1.300 Bulgaria, 1.182 Nigeria, 1.111 Cote d’Ivoire, 1.023 Djibouti, 996 Guinea, 939 Tunisia, 866 Bolivia, 817 Cyprus, 812 Latvia, 738 Andorra, 726 Albania, 712 Diamond Princess, 707 Lebanon, 695 Costa Rica, 684 Niger, 682 Kyrgyzstan, 671 Senegal, 632 Burkina Faso, 627 Honduras, 596 Uruguay, 538 San Marino, 523 Sri Lanka, 510 Kosovo, 485 Georgia, 473 Guatemala, 448 Malta, 447 Jordan, 442 Congo (Kinshasa), 436 Somalia, 429 Taiwan*, 389 Mali, 355 Kenya, 342 West Bank and Gaza, 332 Mauritius, 323 Venezuela, 321 Montenegro, 305 Jamaica, 299 Tanzania, 298 El Salvador, 270 Vietnam, 258 Equatorial Guinea, 237 Sudan, 228 Paraguay, 200 Congo (Brazzaville), poi gli altri stati con meno di 200 positivi. Il caso San Marino che con 36mila abitanti supera i 500 infetti, con 40 deceduti e 63 in ospedale.
Morti 205.724 (dato puramente indicativo per diverso modo di calcolare i deceduti che sono tali solo quelli morti esclusivamente per Sars Cov 2).
In cura 861.518 (dato puramente indicativo per la mancata certezza sull’affidabilità dei vari sistemi sanitari nazionali).
Guariti 787.257 (dato puramente indicativo per la mancata certezza sull’affidabilità dei vari sistemi sanitari nazionali).
Nuovi contagi nel mondo 25 gennaio – 26 aprile 2020.
Elaborazione del fisico Wladimiro Leone per RTAlive
EUROPA (ESCLUSA L’ITALIA) (compreso G.B)
Contagiati 1.057.907 +24.000 in un solo giorno.
Morti 108.367 (dato che va preso solo per pura indicazione, stando le regole diverse di conteggio)
Andamento contagi Europa (tranne Italia) 01 marzo – 26 aprile 2020.
Elaborazione del fisico Wladimiro Leone per RTAlive
ITALIA
Contagiati 197.675 (+2.324), di cui attualmente positivi 106.103 (+256)
Morti 26.644 (+260)
Ricoverati in ospedale con sintomi 21.372 (-161)
Terapia Intensiva 2.009 (-93)
Isolamento domiciliare 82.722 (+510)
Guariti 64.928 (+1.808)
Tamponi effettuati 1.757659 (+50mila)
I numeri delle Regioni pubblicate dalla protezione civile alle 17 di oggi, su elaborazione dati alle 23.59 del 25 aprile 2020.
Andamento contagi in Italia 01 marzo 26 aprile 2020.
Elaborazione del fisico Wladimiro Leone per RTAlive
CAMPANIA
I dati dei contagiati sono aggiornati alle 24 di oggi, gli altri alla ricognizione delle 17 della protezione civile e quindi si rifanno a quelli della mezzanotte del giorno precedente.
Contagiati 4.349 (+18)
Ricoverati in ospedale con sintomi: 536 (- 7)
Terapia intensiva: 45 (+10)
Isolamento domiciliare: 2.343 (+6)
Tamponi Effettuati totali 68.727
Morti: 345 (+4)
Guariti: 1.062 (+39)
Andamento contagi giornalieri in Campania, 01 marzo – 26 aprile 2020.
Elaborazione del fisico Wladimiro Leone per RTAlive
Casi suddivisi per province aggiornati dalla Protezione civile al 26 aprile 2020 (su dati alle ore 24 del 25 aprile): 2.375 (di cui 889 Napoli Città e 1.486 provincia), 651 Salerno, 440 Avellino, 415 Caserta, 177 Benevento +273 in verifica.
I risultati dei tamponi di oggi negli ospedali (CHE NON SIGNIFICA UN PARI NUMERO DI NUOVI PAZIENTI AFFETTI DA COVID 19): 2 Cotugno di Napoli, 1 Ruggi di Salerno, 0 Sant’Anna di Caserta, 1 Presidi di Aversa e Marcianise, 0 Moscati di Avellino, 8 San Paolo di Fuorigrotta a Napoli, 3 Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, 2 Santa Maria Della Pietà di Nola, 0 San Pio di Benevento, np Maria Santissima Addolorata di Eboli, n.p. positivi Laboratorio Biogem e 0 Laboratorio Ceinge
NEL SALERNITANO
Contagiati 651 ai quali bisogna aggiungere quelli che tra i 1 + altri tamponi positivi che risulteranno nuovi casi, ora al riscontro dell’Asl Salerno per evitare che si tratti di esami di verifica effettuati per stabilire se permane la malattia.
L’AGGIORNAMENTO È IN CORSO CON I DATI REALI COMUNICATI DALL’ASL CON LE EFFETTIVE RESIDENZE.
– Agro nocerino 227/228 (di cui 22 deceduti e 45 guariti). Di questi: 61 a Scafati (di cui 4 deceduti e 14 guariti); 37 Angri (di cui 1 deceduto e 7 guariti), 36 Nocera Inferiore (di cui 7 deceduti e 2 guariti), 30 a Sant’Egidio (di cui 13 guariti), 25/26 Pagani (uno domiciliato nella città di Sant’Alfonso pur se residente in altro comune dell’Agro nocerino) di questi 3 deceduti e 5 guariti; 12 Sarno (di cui 4 deceduti e due guariti); 12 a San Valentino Torio (di cui 1 deceduto e 3 guariti); 9 a San Marzano Sul Sarno (di cui 1 deceduto), 9 Nocera Superiore (di cui 1 deceduto), 1 Bracigliano e 1 Castel San Giorgio.
– Valle dell’Irno 26 (con 5 deceduti e 6 guariti) di cui: 10 di Mercato San Severino (di cui 4 deceduti), 8 Baronissi (di cui 1 decesso e 3 guariti), 6 di Fisciano (di cui 3 guariti), 2 Pellezzano.
– Salerno città 60 (di cui 2 morti e 28 guariti).
– Cava de’ Tirreni 36, dei quali 6 deceduti e 7 guariti.
– Costiera Amalfitana 24 (1 deceduto e 1 guarito) di cui 12 Vietri sul Mare (1 deceduto e 1 guarito), 1 Maiori, 1 Amalfi, 1 Cetara, 6 Tramonti, 1 Praiano, 1 Ravello e 1 Furore.
– Picentini 33 (di cui 1 deceduto e 2 guariti): 21 a Pontecagnano (di cui 1 deceduto e 1 guarito), 4 Montecorvino Rovella e 2 a Montecorvino Pugliano, 3 Giffoni Valle Piana (1 guarito), 1 San Cipriano Picentino, 1 San Mango Piemonte + 1 nei Picentini con Comune da comunicare.
– Piana del Sele 23 ( 2 deceduti e 8 guariti) di cui 11 ad Eboli tra questi una fisioterapista e tre pazienti del Campolongo Hospital, di cui 2 deceduti (uno della città un altro di fuori) 8 guariti e l’ebolitano Antonio Giordano, il direttore dell’Azienda ospedaliera Luigi Vanvitelli di Napoli/Caserta ed ex direttore generale dell’Asl Salerno, 6 Battipaglia, 6 Bellizzi (deceduto)
– Cilento 42 (di cui 2 deceduti e 4 guariti): 23 ad Agropoli (di cui 3 deceduti, 3 guariti); 4 Vallo della Lucania (1 guarito) , la pediatra Cilentana che si trovava, però, a Napoli da diversi giorni, 2 Sessa Cilento, 3 Casal Velino e Sicignano degli Alburni, 3 Colliano, 1 Montano Antilia (guarita), 1 Serramezzana 1 San Mauro La Bruca, 1 Capaccio Paestum (1 guarito) , 1 Novi Velia, 1 Luarino.
– Golfo di Policastro 2: 2 Vibonati.
– Vallo di Diano/Tanagro 152: tra cui 78 (di cui 27 nella casa di riposo Juventus) di Sala Consilina (di cui 10 deceduti e 9 guariti), 17 Caggiano (di cui 1 deceduto), 14 Polla (in valutazione la residenza di un’altra persona, 2 deceduti, 2 guariti), 7 Sassano (2 guariti), 7 Auletta (di cui 2 guariti), 8 Padula (1 guarito), 7 Sant’Arsenio, 4 Teggiano (2 deceduti), 4 Montesano Sulla Marcellana (1 deceduto), 3 di Atena Lucana (2 guarito), 1 Buonabitacolo, 1 Sanza, 1 San Gregorio Magno, un 42enne non riconducibile al focolaio del Vallo di Diano.
Morti nel Salernitano 57: 10 a Sala Consilina, 6 a Cava de’ Tirreni; 4 a Scafati; 4 a Mercato San Severino; 6 Nocera Inferiore; 3 Sarno, 3 Pagani, 2 Salerno, 2 Eboli (una 71enne di Pompei ma ricoverata giorni fa al Campolongo Hospital ad Eboli trasferita poi al Cotugno di Napoli e una del posto), 1 a Bellizzi che aveva partecipato al ritiro neocatecumenale nel Vallo di Diano; 1 Caggiano (don Alessandro Brignone di Salerno, parroco); 1 Vietri sul Mare (un anziano di Molina), 1 San Valentino Torio (un docente 48enne); 1 Buccino (deceduto ad Eboli); 1 di San Marzano Sarno; 3 Agropoli, 1 Montesano sulla Marcellana, 2 Teggiano, 1 Vallo della Lucania, 1 Angri, 1 Nocera Superiore (Padre Olimpio Petti), 1 Pontecagnano, 1 Baronissi.
Guariti nel Salernitano 91
Andamento contagi nel Salernitano, da 01 marzo a 26 aprile 2020
Elaborazione dati del fisico Wladimiro Leone per RTAlive
IL COMMENTO
Video trasmissione
Situazione Mondo, Europa, Italia, Campania e Salernitano
ECONOMIA
Il punto di Vincenzo Marrazzo*
L’emergenza legata alla pandemia di Covid-19 e la fase di lockdown che stiamo vivendo sta mettendo in difficoltà un gran numero di aziende. Il danno che il mix COVID-19-lockdown si appresta a infliggere all’economia italiana è enorme e potrebbe essere anche più alto se l’Italia, una volta allentate le misure di contenimento, dovesse essere investita da una nuova ondata di infezioni da coronavirus. E, quindi, da una nuova quarantena della sua economia, in barba alle decisioni di allentamento del lockdown che il governo sta prendendo proprio in queste ore. Tutto il dramma economico del COVID-19 è contenuto nel Def, che il Consiglio dei ministri ha approvato alcuni giorni fa. Oltre al Documento di economia e finanza, il CdM ha dato il via libera anche alla relazione alle Camere per chiedere l’autorizzazione allo scostamento di bilancio. La piaga del coronavirus è stata definita dall’esecutivo un Cigno nero, che ha fatto saltare in aria tutte le stime che incise nel def dell’autunno del 2019. Infatti, a parere del Governo, se non si fosse materializzato il cigno nero della crisi epidemica l’economia italiana avrebbe potuto registrare un ritmo di crescita in graduale miglioramento nell’anno in corso. Tale ripresa avrebbe condotto ad una modesta espansione nel primo trimestre dell’anno, rendendo raggiungibile la previsione di crescita annua dello 0,6% formulata nella Nadef di settembre 2019″. A causa del coronavirus COVID-19, il risultato è che, nel corso del 2020, il Pil italiano si contrarrà dell’8% per poi rimbalzare del 4,7% nel 2021.
Il deficit è destinato a volare al 10,4%, “tenuto conto dell’impatto finanziario del Decreto con le misure urgenti di rilancio economico”, per poi rallentare al 5,7% l’anno prossimo. Valori monstre per il rapporto debito pubblico-Pil, atteso crescere dal 134,8% di fine 2019 al 155,7% nel 2020, per poi allentare il passo – ma neanche di molto -al 152,7% nel 2021. I consumi sono attesi per quest’anno in flessione del 7,2% e gli investimenti fissi lordi del 12,3%. Per le esportazioni è atteso un crollo – 14,4% e per le importazioni un tonfo -13,5%. Il tasso di disoccupazione dovrebbe peggiorare all’11,6%, l’occupazione scendere del 2,2% a fronte di un crollo del monte di ore lavorate pari a -6,3%. Per i redditi da lavoro dipendente, il Def parla di una flessione del 5,7%. Nel Def si parla infatti anche della possibilità che si realizzi uno scenario avverso.
Nella bozza del Def si legge che, “a differenza di quanto ipotizzato nello scenario di base, nella seconda metà dell’anno, una volta intrapreso un sentiero di graduale riapertura dei settori produttivi e di allentamento dei vincoli ai movimenti dei cittadini, potrebbe verificarsi una recrudescenza dell’epidemia.
Quest’ultima, a sua volta, renderebbe necessarie nuove chiusure delle attività produttive e restrizioni ai movimenti dei cittadini. Con una nuova caduta della produzione, il calo del Pil annuale nel 2020 si aggraverebbe e la ripresa prevista per il 2021 tarderebbe a verificarsi, ancor più se non si riuscisse ad arrivare a vaccinazioni di massa entro il primo semestre dell’anno prossimo”. Uno scenario che vedrebbe a quel punto il Pil italiano crollare del 10,6% e recuperare nel 2021 con una crescita media che “risulterebbe pari a solo al 2,3%”. Di conseguenza, “un maggiore recupero della perdita di prodotto subita nel 2020 avverrebbe solamente nel 2022, anno non coperto dalla previsione qui presentata”.
Il governo precisa comunque nel Def che il processo di privatizzazione volto a ridurre il debito andrà avanti: nel documento si fa riferimento a un target superiore ai tre miliardi l’anno sia per il 2020 sia per il 2021 (lo 0,2% del Pil) da “privatizzazioni e altri proventi finanziari”. Ancora, da un punto di vista operativo l’esecutivo conferma tutta l’intenzione di continuare a prendere misure per ridurre i danni inflitti dal virus: “Un ulteriore pacchetto di misure urgenti, di natura ordinamentale, sarà dedicato a una drastica semplificazione delle procedure amministrative in alcuni settori cruciali per il rilancio degli investimenti pubblici e privati, soprattutto appalti, edilizia, commercio, controlli – si legge ancora nella bozza – L’emergenza Covid-19 impone di accelerare il processo di digitalizzazione e, in alcuni casi, di adottare misure di deroga, eccezionali o comunque temporanee, nel rispetto dei principi generali. Questa esperienza può essere di insegnamento per introdurre semplificazioni di tipo permanente e non più solo eccezionale. Sono in corso di predisposizione misure per accelerare subito la ripartenza economica riducendo gli oneri amministrativi e semplificando il regime dei controlli, da incentrare soprattutto sul contrasto all’inerzia delle Pa e per una disciplina a regime ampiamente semplificato, ricondotta ai livelli minimi richiesti dalla normativa europea, orientata alla crescita e alla innovazione, improntata a criteri di qualità della regolazione e di più agevole e sicura attuazione da parte degli amministratori pubblici, con tempi certi. Confermate le indiscrezioni circolate nelle ultime ore, secondo cui il governo intende richiedere al Parlamento un ulteriore innalzamento della stima di indebitamento netto e di saldo netto da finanziare: la Relazione al Parlamento incrementa la deviazione temporanea di bilancio a ulteriori 55 miliardi in termini di indebitamento netto (pari a circa 3,3 punti percentuali di Pil) per il 2020 e 24,6 miliardi a valere sul 2021 (1,4 per cento del Pil)” Secondo la bozza del Def, nel 2020 i consumi dovrebbero registrare un calo del 7,2%. Dati shock. Per fare in modo che, alla riapertura dei negozi, ci sia subito un consistente rimbalzo dei consumi, che potrebbe ridare fiato anche ai commercianti in difficoltà, servono incentivi per gli acquisti, così da invogliare le famiglie che se lo possono permettere a mettere subito mano al portafoglio afferma l’Unione Nazionale Consumatori. Oltre ai classici incentivi statali già utilizzati in passato, dai bonus per l’acquisto di auto alle detrazioni fiscali per l’acquisto di elettrodomestici, si propone anche un mese di sconti Iva per tutti i settori maggiormente in crisi, come quello turistico. Si potrebbe immaginare una riduzione temporanea dell’Iva prevista dal 22 al 10%, o addirittura l’esenzione, così da ottenere uno sconto sui prodotti ed i servizi offerti al consumatore, invogliandoli all’acquisto, come avviene durante il periodo dei saldi, senza gravare però sugli introiti delle imprese. Uno sconto, insomma, a carico dello Stato, valevole per un periodo almeno pari ad un mese.
A domani.
*Esperto di Finanza Innovativa, Revisore Legale dei Conti, Project Manager P.A.