Nocera Inferiore, mascherine e guanti abbandonati: idea volontari per la raccolta

Proposta di Ciro Stanzione del Csi. L’Assessore: “Idea lodevole, ma al momento non fattibile”

Il fiduciario del Coni e rappresentante del Csi Nocera – Pagani – Sarno, Ciro Stanzione, ha lanciato l’idea di organizzare gruppi di volontari per la raccolta di guanti e mascherine buttate a terra. L’ex  campione di canottaggio ha illustrato la proposta via social: “Lanciamo l’idea di voler organizzare un gruppo di volontari, magari a coppie, con le dovute precauzioni con sacco e attrezzo pinza, per raccogliere mascherine e guanti lasciati a terra sui marciapiedi e strade di Nocera, per poi consegnali per l’incenerimento in appositi contenitori, almeno per questo periodo e/o momento particolare”. Idea condivisa da molti cittadini e anche dallo stesso assessore all’Ambiente di Nocera Inferiore, Nicoletta Fasanino, che però puntualizza: “Al momento, in questo periodo di emergenza, non é possibile praticarla. L’idea é lodevole, ma potrebbero crearsi potenziali assembramenti ed é di difficile gestione”. In effetti, la creazione di gruppi per la raccolta dei dispositivi di protezione lasciati a terra, troverebbe difficoltà nella gestione, troppi i rivoli giuridici ed amministrativi di cui tener conto: uno su tutti, la copertura assicurativa dei volontari. In condizioni di normalità o pseudonormalità, la proposta troverebbe invece accoglimento. L’assessore Fasanino, in questa fase e nella prossima fase 2, rispetto al caso, invita i cittadini ad un maggiore senso di responsabilità: “Bisogna fare leva sul senso civico del singolo. Se si è in strada, guanti e mascherine, vanno gettati nei cestini comunali. Saranno gli operatori ecologici, poi, ad occuparsene. A casa vanno conferiti nell’indifferenziato”.
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Quindi più che squadre di volontari, dovrebbe essere il singolo cittadino ad essere responsabile ed agire come volontario nell’interesse di tutti. In questo periodo, oltre a fare i conti con le mascherine ed i guanti buttati a terra, che potrebbero essere potenzialmente pericolosi per la diffusione del virus, la città continua a registrare mini-discariche e conferimenti errati. Un quadro che l’assessorato di riferimento ha molto chiaro: “Spesso ci battiamo per un ambiente sano, aria ed acqua, ma non focalizziamo l’attenzione sul piccolo. – ha rilevato l’ingegnere Fasanino- Basterebbe impegnarsi meglio per la raccolta differenziata e già questo farebbe bene all’ambiente. Abbiamo riscontrato delle anomalie in vari punti della città,  il mio appello é quello di differenziare meglio. Ho analizzato l’andamento della differenziata nei vari quartieri, ci sono note positive, ma anche negative. Sto pensando di premiare i quartieri più bravi, con dei crediti o dei bonus, sto valutando la formula”. Attualmente ci sono in città, come in tutte le città italiane, due tipi di conferimenti: famiglie non covid (che differenziano) e famiglie covid (che non differenziano). Quindi, coloro che una volta differenziavano, se infettati, non lo fanno più ed i loro rifiuti vanno all’incerenitore di Acerra. Ecco perché chi oggi differenzia, dovrebbe impegnarsi ancor di più. In molti, inoltre, non hanno ancora ritirato il kit di buste della raccolta differenziata, e sono circa il 60% degli utenti. Per il ritiro basta telefonare al Comune od inviare una mail. In emergenza, se non é possibile, le buste dello stesso tipo possono essere acquistate anche al supermercato.

Giuseppe Colamonaco

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