I DATI MONDO, EUROPA, ITALIA, CAMPANIA, SALERNITANO (DIVISI PER AREE)
In Italia i dati sono incoraggianti, con la diminuzione anche delle persone in ospedale. La trasmissione Report denuncia il “sistema” Lombardia nella gestione della sanità e dell’economia che ha causato migliaia di morti. Nel Mezzogiorno la situazione regge. In Campania la discesa più sostenuta, buoni i risultati di rilevamenti nel Salernitano. Conte: 400 miliardi alle imprese. Boris Johnson, premier britannico, in terapia intensiva. L’Europa, senza l’Italia, continua la sua corsa e ormai Germania e Francia vedono avvicinarsi l’Italia per numero di contagiati. Nel mondo un incremento preoccupante. Il punto sull’economia. Anziana di 104 anni guarisce dalla Covid 109 e il fumo fa male specie per i pazienti colpiti da coronavirus (in approfondimenti)
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COVID 19 I DATI
I NUMERI DELLA PANDEMIA
1.331.032 di contagiati, 83mila contagiati in più in un giorno al Sars Cov 2 nel mondo, settemila nuovi morti e 17mila ricoverati in aggiunta a quelli esistenti, in solo 24 ore
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NEL MONDO
Contagiati 1.331.032, di cui: 356.942 Stati Uniti, 135.032 Spagna, 132.547 Italia, 101.806 Germania, 98.957 Francia, 82.665 Cina, 60.500 Iran, 52.274 Regno Unito, 30.217 Turchia, 21.657 Svizzera, 20.814 Belgio, 18.926 Olanda, 16.500 Canada, 12.293 Austria, 11.730 Portogallo, 11.721 Brasile, 10.284 Corea del Sud, 8.904 Israele, 7.206 Svezia, 6.343 Russia, 5.797 Australia, 5.763 Norvegio, 5.364 Irlanda, 4.875 Danimarca, 4.815 Cile, 4.778 India, 4.735 Repubblica Ceca, 4.413 Polonia, 4.057 Romania, 3.793 Malesia, 3.766 Pakistan, 3.747 Ecuador, 3.660 Filippine, 3.654 Giappone, 2.843 Lussemburgo, 2.605 Arabia Saudita, 2.561 Perù, 2.491 Indonesia, 2.220 Tailandia, 2.200 Serbia, 2.176 Finlandia, 2.143 Messico, 2.076 Emirate Arabi Uniti, 1.988 Panama, 1.832 Qatar, 1.828 Repubblica Domenicana, 1.755 Grecia, 1.686 Sudafrica, 1.562 Island, 1.554 Argentina, 1.485 Colombia, 1.423 Algeria, 1.375 Singapore, 1.319 Ucraine, 1.222 Croazia, 1.173 Egitto, 1.120 Marocco, 1.108 Estonia, 1.106 New Zealand, 1.031 Iraq, 1.021 Slovenia, 965 Moldova, 843 Lituania, 833 Armenia, 756 Bahrain, 744 Ungheria, 712 Diamond Princess (la nave da crociera), 700 Bielorussa, 674 Bosnia Herzegovina, 665 Kuwait, 662 Kazakhstan, 658 Cameroon, 641 Azerbaijan, 596 Tunisia, 570 Nord Macedonia, 549 Bulgaria, 542 Lettonia, 541 Libano, 534 Slovacchia, 501 Andorra, 467 Costa Rica, 465 Cipro, 457 Uzbekistan, 406 Uruguay, 377 Albania, 373 Taiwan, 367 Afghanistan, 350 Cuba, 349 Giordania, 345 Burkina Faso, 331 Oman, 323 Costa D’Avorio, 298 Honduras, 266 San Marino, 253 Cisgiordania e Gaza, 245 Vietnam, 244 Mauritius, 241 Malta, 233 Montenegro, 232 Nigeria, 226 Senegal, 216 Kyrgyzstan, 214 Ghana, poi gli altri stati con meno di 200 positivi. Da segnalare il caso di San Marino, con 35mila abitanti contano 266 casi, 32 defunti e 35 ricoverati.
Morti 73.917 (dato puramente indicativo per diverso modo di calcolare i deceduti che sono tali solo quelli morti esclusivamente per Sars Cov 2).
In cura 275.851 (dato puramente indicativo per la mancata certezza sull’affidabilità dei vari sistemi sanitari nazionali)
Guariti 292.342 (dato puramente indicativo per la mancata certezza sull’affidabilità dei vari sistemi sanitari nazionali).
Nuovi contagi nel mondo 25 gennaio – 05 aprile 2020.
Elaborazione del fisico Wladimiro Leone per RTAlive
EUROPA (ESCLUSA L’ITALIA) (compreso G.B)
Contagiati 518.524 +27mila in un solo giorno.
Morti 32.321 (dato che va preso solo per pura indicazione, stando le regole diverse di conteggio)
Andamento contagi Europa (tranne Italia) 01 marzo – 06aprile 2020.
Elaborazione del fisico Wladimiro Leone per RTAlive
ITALIA
Contagiati 132.547 (+3.599), di cui attualmente positivi 93.187 (+1.941)
Morti 16.523 (+636)
Isolamento domiciliare 58.320
Terapia Intensiva 3.898
Ricoverati in ospedale con sintomi 28.976
Guariti 22.837 (+1.022)
Tamponi effettuati 721.732 (+30mila)
Andamento contagi in Italia 01 marzo 06 aprile 2020.
Elaborazione del fisico Wladimiro Leone per RTAlive
CAMPANIA
I dati dei contagiati sono aggiornati alle 24, gli altri alla ricognizione delle 17
Contagiati 3.148 (+ 90)
Terapia intensiva: 101
Curati in ospedali: 610
Trattamento domiciliare: 1987
Tamponi Effettuati totali 25.779
Morti: 204 (+ 19).
Guariti: 156 (+6)
Andamento contagi giornalieri in Campania, 01-05 aprile 2020.
Elaborazione del fisico Wladimiro Leone per RTAlive
Casi suddivisi per province aggiornati dalla Protezione civile al 6 aprile 2020 (su dati alle ore 24 del 5 aprile): 1.568 (di cui 679 Napoli Città e 889 provincia), 462 Salerno, 373 Avellino, 308 Caserta, 108 Benevento + 239 in verifica.
I risultati dei tamponi di oggi negli ospedali (CHE NON SIGNIFICA UN PARI NUMERO DI NUOVI PAZIENTI AFFETTI DA COVID 19): 35 Cotugno di Napoli, 7 Ruggi di Salerno, 2 Sant’Anna di Caserta, 1 Moscati di Aversa e Marcianise, 1 Moscati di Avellino, 1 Azienda Universitaria Federico II, 27 San Paolo di Fuorigrotta a Napoli, 6 Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, n.p. Santa Maria Della Pietà di Nola, 5 San Pio di Benevento, 5 Maria Santissima Addolorata di Eboli.
NEL SALERNITANO
Contagiati 462 ai quali bisogna aggiungere quelli che tra i 12 risulteranno nuovi casi positivi, ora al riscontro dell’Asl Salerno per evitare che si tratti di tamponi di controllo effettuati per stabilire se permane la malattia
L’AGGIORNAMENTO È IN CORSO CON I DATI REALI COMUNICATI DALL’ASL CON LE EFFETTIVE RESIDENZE.
– Agro nocerino 145. Di tutti questi: 36 a Scafati (di cui 4 deceduti e 2 guariti); 24 Nocera Inferiore (di cui 3 deceduti), 17 a Sant’Egidio (di cui 2 guariti), 19 Angri (da 10 focolai diversi), 15 /16 Pagani (uno domiciliato nella città di Sant’Alfonso pur se residente in altro comune dell’Agro nocerino), 10 Sarno (di cui 2 deceduti e due guariti), 9 a San Marzano Sul Sarno (4 di una famiglia, di cui uno deceduto); 5 a San Valentino Torio (di cui 1 deceduto e 2 guariti), 1 Bracigliano, 1 Nocera Superiore.
– Valle dell’Irno 21 di cui: 8 di Mercato San Severino (di cui 3 deceduti), 6 Baronissi, 5 di Fisciano, 2 Pellezzano.
– Salerno città 52 (+ 4 ancora da verificare effettiva residenza + 1 morto).
– Cava de’ Tirreni 33, del totale fanno parte 4 deceduti e 1 guarito.
– Costiera Amalfitana 16 di cui 12 Vietri sul Mare, 1 Maiori, 1 Amalfi, 1 Cetara, 1 Tramonti
– Picentini 21: 12 a Pontecagnano, 4 Montecorvino Rovella e 2 a Montecorvino Pugliano ed il noto medico di Giffoni Valle Piana in servizio a Sarno ora guarito, 1 San Cipriano Picentino, 1 San Mango Piemonte.
– Piana del Sele 12 a Bellizzi, 11 ad Eboli tra questi (uno è una fisioterapista e tre pazienti del Campolongo Hospital) e l’ebolitano Antonio Giordano, il direttore dell’Azienda ospedaliera Luigi Vanvitelli di Napoli/Caserta ed ex direttore generale dell’Asl Salerno
– Cilento 28: 1 Montano Antilia (guarita), 20 ad Agropoli (compreso 2 deceduto, guariti 1); la pediatra Cilentana che si trovava, però, a Napoli da diversi giorni, 2 Sessa Cilento e 3 Vallo della Lucania e 1 Serramezzana, 2 Casal Velino, 3 Colliano, 1 San Mauro La Bruca, 1 Capaccio Paestum.
– Golfo di Policastro 2: 2 Vibonati.
– Vallo di Diano/Tanagro 128: tra cui 69 (di cui 27 nella casa di riposo Juventus) di Sala Consilina (di cui 9 deceduti e 1 guarito), 3 di Atena Lucana, 10 Polla (in valutazione la residenza di un’altra persona, 2 deceduti), 4 Teggiano (2 deceduti), 16 Caggiano (di cui 1 deceduto), 5 Sant’Arsenio, 1 Buonabitacolo, 8 Sassano, 1 San Gregorio Magno, 2 Montesano Sulla Marcellana (1 deceduto), un 42enne non riconducibile al focolaio del Vallo di Diano, 2 Padula e 7 Auletta.
Morti nel Salernitano 40: 1 a Bellizzi che aveva partecipato al ritiro neocatecumenale nel Vallo di Diano; una 71enne di Pompei ma ricoverata giorni fa al Campolongo Hospital ad Eboli trasferita poi al Cotugno di Napoli; don Alessandro Brignone di Salerno, parroco di Caggiano; un anziano di Molina di Vietri sul Mare; un docente 48enne di San Valentino Torio; 3 Nocera Inferiore; un uomo di Buccino deceduto ad Eboli; un cinquantenne a Mercato San Severino e un anziano sanseverinese; 4 a Cava de’ Tirreni; il comandante dei vigili del fuoco di Sala Consilina; 4 a Scafati; il 66enne paziente 1 di San Marzano Sarno, un 53enne ferroviere di Agropoli e un 72enne di Montesano sulla Marcellana, due decessi a Scafati, uno a Teggiano, un altro a Vallo della Lucania e uno ancora a Mercato San Severino. Sono 8 i deceduti a Sala Consilina nella casa di riposo. 2 Sarno, 1 Agropoli e 2 Pagani.
Guariti nel Salernitano 12
Andamento contagi nel Salernitano, da 01 marzo a 05 aprile 2020
Elaborazione dati del fisico Wladimiro Leone per RTAlive
PRECISAZIONE
Il problema dei dati. I dati devono tenere in considerazione i tamponi di controllo, cioè quelli eseguiti a persone già notoriamente positive e per le quali vengono effettuate verifiche successive fino a quando non diventeranno negative. Conseguentemente, ogni giorno, potranno risultare un nuovo numero di tamponi positivi ma questo non si traduce automaticamente in nuovi casi, cioè in altre persone. Ecco perché, RTAlive continuerà a trascrivere solo i dati che vengono poi riconsiderati dalla pubblica autorità alla luce dei diversi riscontri e darà il numero dei tamponi positivi della giornata, precisando che successivamente si stabilirà quanti di questi sono realmente nuove persone affette da Covid-19. Dare un numero prima o dopo alcune ore non ha senso e, ancor più in questo momento la serietà deve prendere il sopravvento sulla smania di apparire migliori degli altri, purtroppo assai diffusa. In più, va considerato che tantissime sono le persone in quarantena per essere state a contatto con pazienti affetti da Covid 19 ed è prevedibile che, pur essendo al momento negativi, certamente non pochi potrebbero diventare a breve positivi. Un aumento che non significherà una circolazione impressionate del coronavirus. Se da un lato non bisogna lasciarsi atterrire dai numeri, quindi, dall’altro occorrerà l’impegno maggiore a rispettare la quarantena per chi vi è sottoposto e, soprattutto, le misure sanitarie per tutti. RESTIAMO A CASA È PER ORA, L’UNICO MODO PER COMBATTERE EFFICACEMENTE IL DIFFONDERSI DEL CORONAVIRUS.
IL COMMENTO
ITALIA
Scesi sotto il 3% di incremento. Un dato a dir poco emozionante dopo aumenti del numero dei contagi anche a due cifri di qualche settimana fa. La curva epidemica segna addirittura +2,8%, solo ieri era al +3,4%. Un po’ in più di ieri sono i morti: una numerazione che strazia sempre il cuore, visto che a perdere la vita sono centinaia e centinaia di persone al giorno. In Lombardia la frenata è maggiore, con un + 2,1%.
Importante è la trasmissione di Report di questa sera che accendo un faro sulla gestione in Lombardia della crisi e del sistema lombardo di sanità pubblica da Roberto Formigoni in poi. La puntata è da vedere: i commenti sono superflui. LINK – QUI –
Conferenza stampa del premier Giuseppe Conte con i 400 miliardi di aiuti alle imprese e sul punto dell’emergenza Covid in Italia LINK – QUI –
CAMPANIA
Una frenata in Campania con meno di 100 nuovi positivi. Un risultato insperato da alcune settimane. Si sottolinea ancora che ad ammalarsi sono familiari di altri positivi. Dalla Regione fanno sapere che sono «partiti questa mattina da Padova, sono giunti questa sera a Napoli i tir con le strutture modulari pre-allestite che da domani mattina verranno installate per potenziare i posti di terapia intensiva dell’Ospedale del Mare. Un’operazione durata nel complesso meno di due settimane: uno sforzo straordinario e un’altra prova di grande efficienza della Regione Campania, in prima linea per vincere la guerra contro l’epidemia».
I PROVVEDIMENTI DELLA REGIONE CAMPANIA
Ultimo è quella del giorno 4 aprile 2020. Istituita la zona rossa nel comune di Lauro in provincia di Avellino, seconda area dell’avellinese a finire sotto stretta osservazione delle autorità, con il no ad uscire ed entrare dal territorio comunale.
NUOVA ZONA ROSSA IN CAMPANIA. CHIUSO IL COMUNE DI LAURO
SALERNITANO
Sono massimo 12 i nuovi contagi, quasi tutti in ambito familiare. Si spera che stia attenuandosi l’onda lunga del rientro dalle provincie settentrionali di studenti e lavoratori. Un’onda che dovrebbe diminuire nettamente di forza entro Pasqua, se tutti saranno rispettosi delle norme di restrizione in materia sanitaria.
EUROPA
REGNO UNITO
Il premier Boris Johnson in terapia intensiva. La situazione è difficile.
L’articolo di Repubblica LINK – QUI –
Il resoconto dell’Ansa – LINK – QUI –
IRLANDA
Coronavirus, il premier d’Irlanda Varadkar torna a fare il medico per un turno a settimana
FRANCIA
E’ la peggiore recessione dal dopoguerra ad oggi. I francesi contano 8.011 decessi, con un aumento record di 605 morti nelle ultime 24 ore. La Francia dovrebbe scontare nel 2020 la più forte recessione dal 1945, ha detto il ministro francese dell’Economia, Bruno Le Maire. Ora però il confinamento sarà fatto rispettare “con rigore” e “i controlli di polizia e della gendarmeria diventeranno ancora più severi, ha detto Camilla Chaize portavoce del ministero dell’Interno di Parigi. Un alcuni medici francesi propongono di sperimentare vaccino in Africa.
GERMANIA
Germania, supera i 110mila casi e comincia a temere di avvicinarsi molto all’Italia. La cancelliera Angela Merkel parla di uno “shock simmetrico” che colpisce allo stesso modo tutti i Paesi ed è nell’interesse di tutti gli Stati membri della Unioen europea che l’Europa esca più forte dalla crisi. Anche la Germania andrà bene nel lungo termine se tutta l’Europa andrà bene. La Merkel muta radicalmente la politica estera e sostiene che la risposta alla crisi ci potrà essere solo con più Europa e con un’Europa più forte.
SPAGNA
Va meglio. Non si penserebbe mai di avere un sospiro di sollievo del registrare 637 decessi, “solo 637”, il numero più basso di vittime in 24 ore dal 24 marzo. Il totale dei decessi sale a 13.055 e i contagiati sono oltre 135mila. Anche il numero di nuove infezioni ha rallentato, aumentando del 3,3%, solo ieri era del 4,8%
AUSTRIA
Austria, riapre i negozi dal 14 aprile prossimo. Ad aprire dopo le festività pasquali saranno primi i negozi con meno di 400 metri quadri, i vivai e i centri fai da te. I primi di maggio dovrebbe invece riprendere l’attività di tutto il settore commerciale, anche dei parrucchieri.
NORVEGIA
Il tasso di incremento dei contagi scende sotto il sospirato 1%, che significa un rallentamento cospicuo. Attualmente è allo 0,7% . Un risultato ottenuto grazie a un regime di semi-isolamento, che prevede la sospensione delle attività sportive e di quelle culturali e la chiusura di alcuni spazi pubblici e al rispetto delle misure igieniche del distanziamento sociale.
BULGARIA
In aumento il numero di positivi al coronavirus, con una crescita del +3,6% rispetto a ieri. Stamane il generale Ventsislav Mutafciyski, responsabile dell’Unità di crisi per l’emergenza sanitaria, ha annunciato che nelle ultime 24 ore sono stati registrati 19 nuovi contagi (13 nella capitale Sofia, sei ricoverati in ospedale), che porta il totale a 541. Da ieri si sono registrati altri tre decessi, con il numero delle vittime salito a 21 (3,7% dei contagiati), la cui età media è di 65 anni. Sono 30 i contagiati fra il personale medico. Negli ospedali del Paese sono ricoverati 210 malati, 22 dei quali sono in terapia intensiva.
RUSSIA
I russi sostengono di aver messo a punto un nuovo test rapido per il Covid-19 che mostra i risultati in 40 minuti e ha un’accuratezza “superiore al 94%”. Lo riporta l’agenzia Interfax citando un comunicato del ministero russo dell’Industria e del Commercio: ”
AMERICA
STATI UNITI
Ora si pensa di seppellire temporaneamente i morti nei parchi pubblici. Sono oltre 10mila decessi e il Governatore di New York, Antony Cuomo, si trova a gestire uno stato con la metà circa dei decessi di tutti gli Usa.
Ad annunciare la possibilità di sepoltura nei parchi pubblici, visto che gli obitori saranno pieni, nel caso non diminuiscano i decessi, è stato il consigliere comunale Mark Levine, presidente della commissione salute: «Saranno scavate fosse per seppellire dieci bare ciascuna – ha affermato Levine -. Lo faremo in modo dignitoso, ordinato e temporaneo. Ma sarà dura per i newyorchesi».
Intanto, il governatore Andrew Cuomo ha esteso le misure fino al 29 aprile: «Non è il momento di allentare le restrizioni.
«Ci stiamo avvicinando al picco anche se ci attendono giorni difficili, ha detto uno “spento” presidente Donald Trump. «Nei prossimi giorni, l’America patirà l’apice di questa terribile pandemia. I nostri guerrieri in questa battaglia di vita e morte sono gli incredibili medici, infermieri e operatori sanitari sono in prima linea – il presidente statunitense -, ma iniziando a vedere la luce alla fine del tunnel».
Intanto, Trump insiste sull’idrossiclorochina, un farmaco anti-malaria, per curare dalla Covid-19. Strano paese gli States dove ora protestano i predicatori americani continuano a violare il divieto di celebrare messa, rischiando l’arresto ma radunando migliaia di fedeli per “contrastare Satana”. Intenzionati a riempire le loro chiese alcuni pastori in Ohio, Texas, Louisiana, Florida e California.
HAITI
Primo morto nell’isola, un 55eene che soffriva di diabete e ipertensione. Le misure restrittive adottate dal governo vengono sistematicamente violate. Il paese è poverissimo ed è stato colpito da un tremendo terremoto 10 anni fa. La densità di Port-au-Prince, inoltre, città da 3milioni di abitanti, rende di fatto impraticabile qualsiasi strategia di distanziamento sociale.
ARGENTINA
Niente quarantena per vittime violenza domestica. Donne eterosessuali, lesbiche, gay, bisessuali e transessuali vittime di violenze sono esentati dal rispettare la quarantena, disposta fino al 13 aprile.
ASIA
GIAPPONE
Pronto lo stato di emergenza in diverse regioni del Paese dove sono in aumento i casi, tra cui Tokyo e Osaka. Ricordate il famoso video di un italiano che denunciava come la capitale fosse piena di persone e che avevano trovato in un farmaco la medicina per combattere il Coronavirus? Una “medicina” che per i soliti interessi inconfessabili non veniva distribuita in Italia? Beh, tutte “balle”. Il primo ministro Shinzo Abe, infatti, è pronto alla chiusura di diverse provincie e ha annunciato un massiccio piano di sostegno all’economia del Paese con 108mila miliardi di yen (915 miliardi di euro) per contrastare le conseguenze sulla terza economia mondiale. Ad oggi il numero delle infezioni di coronavirus in Giappone ha raggiunto quota 3.654 con 85 morti.
CINA
A Wuhan, epicentro dell’epidemia di coronavirus in Cina sta riattivando la sua rete di produzione industriale a tappe forzate. Il vice sindaco esecutivo della città, Hu Yabo, ha affermato che al 4 aprile il tasso di ripresa della produzione delle imprese industriali più grandi aveva raggiunto il 97,2%, mentre nello stesso periodo era tornato in attività il 93,2% delle principali società di servizi.
SINGAPORE
imposta la quarantena a 20.000 lavoratori stranieri, che dovranno rimanere nei loro dormitori per 14 giorni, mentre i casi di coronavirus sono in aumento nel Paese.
THAILANDIA
Sarebbe in calo la curva contagi nel paese asiatico con solo 51 nuovi positivi.
PAKISTAN
Salgono a 3.227 i positivi nel paese, con 50 decessi. La provincia del Punjab orientale è la parte più colpita, con 1.493 casi di coronavirus
AFRICA
Oltre 10mila casi, con 414 decessi in 51 Stati dell’Unione Africana. Sono 813 i guariti. Il paese con maggior decessi è l’Algeria, con 130 morti, quello dove ci sono più casi è il Sudafrica. Aumentano i casi anche in Egitto (1.173 e 78 morti) e Marocco (1.021 e 70 decessi). Gli unici tre Paesi immuni sono Lesotho, Sao Tome e Principe e il Sahara occidentale.
KENYA
Da stasera, Nairobi in isolamento: tutti i viaggi da e per la capitale saranno proibiti per le prossime tre settimane. Stesso divieto entrerà in vigore da dopodomani per Mombasa e le aree di Kilifi e Kwale.
MEDIA ORIENTE
TURCHIA
Vietata la vendita delle mascherine protettive e lo Stato ha avviato un programma nazionale di distribuzione gratuita di 5 mascherine a settimana ai cittadini tra i 20 e i 65 anni.
IRAQ
Circa mille positivi e 61 decessi, 279 guariti secondo le autorità del paese, ma la situazione di controllo dell’area sono molto difficili.
ISRALE
I positivi di coronavirus viaggiano verso i 9mila casi. I decessi sono stati complessivamente 51 e le guarigioni 585.
ECONOMIA
Il punto di Vincenzo Marrazzo*
Giornata all’insegna dell’ottimismo sulle Borse mondiali.
I listini europei assestano un buon rialzo in chiusura. Milano strappa un guadagno del 4% tondo con Atlantia ancora in evidenza (in vista di una possibile soluzione al tema delle concessioni autostradali). Tra i titoli maggiormente acquistati, i bancari (rimbalzo) e Campari. Francoforte chiude a + 5,77%, Parigi + 4,6, Londra + 3,08 per cento. Molto positiva anche Wall Street, con le Piazze cinesi chiuse per festività. Alla chiusura delle Borse europee, Il Dow Jones sale del 4,95%, il Nasdaq del 4,9% e lo S&P500 del 4,6 per cento.
Risultati resi possibili grazie ai piccoli segnali positivi nella conta dei danni del Covid-19. Nello Stato di New York i morti sono calati per la prima volta e anche i recenti trend italiani sono indicati dall’agenzia finanziaria Usa come una fonte di speranza, insieme a quelli di Francia e Spagna. Se si comincia a pensare alla Fase 2 dell’uscita dall’emergenza, l’attenzione va a Bruxelles. Domani si terrà l’Eurogruppo per capire quale proposta comune potrà andare all’attenzione dei leader europei. L’ultima sul tavolo, finalizzata dai due commissari Gentiloni e Breton (Economia e Industria), prevede emissioni comuni una tantum, finalizzate a raccogliere 1.500-1.660 miliardi (il 10% del Pil dell’area) per dotare la Commissione di forza sufficiente a dar vita ad un piano di rilancio autentico e fermo. Lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi, si riduce. A fine giornata, il differenziale si porta in area 190 punti dai 197 punti della chiusura di venerdì scorso. Il rendimento dei titoli italiani è in calo sotto l’1,5 per cento. A sostenere i Btp ci pensa la Bce che ha cominciato ad acquistare titoli nell’ambito del suo programma di Quantitative easyng da 750 miliardi contro l’emergenza coronavirus. Un ritmo di acquisti da sei miliardi al giorno, che se proiettati su un orizzonte più ampio equivalgono a 133 miliardi al mese contro gli 83 miliardi medi impliciti nei 750 miliardi di dimensioni del “Pepp”. Ciò significa che la Bce sta intervenendo con forza, anticipando la potenza di fuoco del programma.
L’euro chiude in calo sul filo di 1,08 dollari. La moneta europea passa di mano a 1,0798 dollari e 117,76 yen. Dollaro/yen su a 109,09. Il premier giapponese, Shinzo Abe, ha detto che il Paese è al limite e potrebbe dover ricorrere allo stato di emergenza. La sterlina recupera un pò di terreno sul dollaro a 1,2268 dollari ma arretra ancora sull’euro a 87,97 pence dopo l’ospedalizzazione del premier Boris Johnson. Dal fronte macro si registra il calo degli ordini alle fabbriche tedesche, ma è ancora riferito al mese di febbraio e quindi non intercetta il Covid-19: sono scesi dell’1,4% a febbraio su base mensile (contro il +4,8% di gennaio e rivisto al +5,5%). Il dato è comunque migliore delle attese che stimavano un calo del 2,4%. A livello tendenziale gli ordini salgono dell’1,5% rispetto al calo dello 0,8% di febbraio 2019. La Borsa di Tokyo ha terminato in forte aumento, con il Nikkei che mette a segno un rialzo del 4,24% a quota 18.576,30 con un guadagno di 756 punti. Sul mercato dei cambi lo yen si deprezza sul dollaro, poco sopra quota 109 e sulla moneta unica a 117,80. Tra le materie prime cala il petrolio, reduce da un rally di fine settimana scorsa (+32% nell’ottava, ma comunque -55% nel 2020). Il rinvio della riunione straordinaria dell’Opec+ e la posizione poco chiara degli Stati Uniti in merito ai tagli da intraprendere fanno scendere le quotazioni di greggio. Il Wti torna a cedere di schianto quasi il 7 per cento a 26,4 dollari al barile mentre il Brent arretra del 5% a 32,3 dollari.
L’oro si riporta sui massimi da tre settimane guadagnando il 2,6% a un passo da 1690 dollari l’oncia, favorito anche dal basso livello dei tassi d’interesse a livello mondiale. Giornata positiva sulle Borse mondiali, alla riapertura di settimana dopo che alcuni piccoli spiragli di ottimismo filtrano dal fronte della lotta al coronavirus. Scenario. Oggi un rialzo, venerdì un ribasso. I segni si continuano ad alternare di giorno in giorno. Quali sono i migliori investimenti da fare con questi alti e bassi continui della Borsa? Le banche centrali sono intervenute con forza in tutto il mondo durante questa crisi. Lo hanno fatto per fornire al sistema economico e finanziario il supporto monetario necessario per fronteggiare la crisi medesima. Ma potrebbe non essere ancora abbastanza per eliminare l’emotività e l’incertezza dal mercato. Le politiche usuali (tagli dei tassi, acquisti massicci di obbligazioni statali) sembrano aver fatto il loro tempo. Cosa rimane? Il famoso helicopter money, ovverosia soldi a tutti, indiscriminatamente, cioè finanziamento diretto a imprese e privati. Ma cosa serve davvero ai mercati per eliminare l’incertezza? Nell’attesa del salvifico vaccino, ciò che i mercati sembrano attendere per invertire con decisione il trend è un flusso di notizie positive nel numero di contagi. In particolare, la loro decisa diminuzione, insieme ad un deciso deflusso di morti e ad un corrispondente numero di guariti. Nel frattempo, sia gli interventi di cui abbiamo detto prima, che quanto stanno facendo direttamente i governi sul piano fiscale, non dispiacciono certamente ai mercati. Così come sono apprezzate le misure di distanziamento sociale, che evitano l’impennarsi delle curve di contagio. Ma che si portano come conseguenza il lockdown che paralizza l’economia. Ed è proprio quest’ultima misura che, paradossalmente, ha fatto precipitare i mercati, sempre più veloci dell’economia a reagire ad una crisi, qualunque sia la sua origine. La risultanza finale delle vendite (indiscriminate) che ci sono state nelle ultime settimane (anche se recuperate per un deciso 30%) è stato un aumento deciso della volatilità. Nell’attesa di segnali rassicuranti sul fronte del contagio, quest’ultima resterà molto alta (siamo a circa 45 a fronte di una media degli ultimi 10 anni di 15). Domarla è l’unica strategia davvero vincente in questa fase di mercato. I migliori investimenti da fare con questi alti e bassi continui della Borsa per ridurre gli effetti di questa variabile “impazzita” sui mercati sono quelli sviluppati in un’ottica puntuale di diversificazione. Il contenimento del rischio, e quindi la sua decisa diminuzione, è lo scopo della diversificazione. Che ha, in ultima istanza, l’effetto di far diminuire la volatilità di cui sopra.
Asset allocation
In un momento come questo, inventarsi strategie e fare voli pindarici non serve a niente. Meglio applicare la migliore asset allocation possibile, cioè la giusta dose di rischio, associata alla giusta protezione. E le serie storiche a partire dalla seconda metà dell’800 ci dicono che la migliore diversificazione sia quella geografica. E, all’interno di questa, una leggera sovraesposizione, in questo momento, all’equity rispetto alle obbligazioni. In definitiva un bel portafoglio 60/40, con il 60% diviso equamente tra azioni USA, azioni europee e dei mercati emergenti. La parte obbligazionaria, invece, totalmente investita nei bond più sicuri del mondo, cioè i Treasuries USA. Che saranno sempre onorati, come dice anche la Costituzione americana. E che, non a caso, sono l’unica asset class positiva nel 2020, insieme al dollaro, valuta rifugio per eccellenza. Come strumenti suggeriamo gli ETF, ben meno costosi dei fondi corrispettivi (0,5% di gestione annua rispetto all’1,80% dei fondi. Si sente parlare con sempre più insistenza di recessione, di economia di guerra. Quella che stiamo vivendo non è una recessione, perché la chiusura delle attività non essenziali è stata imposta per motivi non economici. E non è neanche un’economia di guerra, quella che sta funzionando, perché in quella tutta l’attività viene rimodulata in funzione dello sforzo bellico. In questo caso, solo una minimissima parte delle aziende italiane si sta riconvertendo al settore medicale e paramedicale. E’ invece qualcosa di totalmente nuovo, che ha richiesto, e sta richiedendo, misure decisamente innovative. Per abitudine, pigrizia e, purtroppo, ignoranza si continua a parlare di stimoli economici, ma niente di ciò che è stato messo in piedi produrrà alcunché fintanto che perdurerà il lockdown. La soluzione di tutto, ovviamente, ha una sola parola: vaccino. Fino ad allora, saranno solo palliativi economici. Ma palliativi necessari, altrimenti il mondo si fermerà, ed allora sì che sarebbe un problema ripartire. Ecco quindi che la priorità di tutte le politiche economiche diventano le spese sanitarie. Le maggiori affrontate in USA, con oltre 8 miliardi di dollari a disposizione del loro sistema sanitario. In Europa, la Francia è quella che ci ha messo di più: 4 miliardi e spiccioli. Ma non è certo questo che terrà in piedi l’economia globale. Debiti e liquidità terranno in vita l’economia globale. Misure “monstre” sono state prese dalle banche centrali nelle scorse settimane. Centinaia di miliardi di dollari per ogni singola banca centrale. Più il trilione messo a disposizione dal FMI e gli 800 miliardi della Banca Mondiale. Non si può dire che la politica monetaria non abbia fatto quel che doveva, per calmare i mercati e garantire la stabilità finanziaria. Inoltre, l’ampia iniezione di liquidità ha sostenuto, e sta sostenendo, il settore creditizio. Quest’ultimo, fondamentale strumento per gli stati per la distribuzione di quella liquidità. Ma sono le politiche fiscali degli Stati quelle che contano. Quelle che fanno vedere quanto preoccupati siano i governi per la situazione economica che si sta sviluppando al loro interno. E quali sono queste ultime?
Vediamole più in dettaglio.
L’America ha messo sul piatto ben 2.200 miliardi di euro (10% del loro PIL). ma già si sa che potrebbero non bastare. Ne sarebbero pronti altrettanti, forse fino ad altri 2.200 miliardi. Si andrebbe così ad aiuti pari al 20% del PIL statunitense, il più grande ed importante del mondo. Rimanendo in America del Nord, la ben più piccola economia canadese ha messo sul piatto ben 65 miliardi di euro, pari al 4% del proprio PIL. Il Regno Unito ha messo insieme aiuti statali per 36 miliardi di euro, circa il 2% del PIL, ma ha fornito garanzie per prestiti alle imprese dal sistema bancario per ben 290 (il 13% della ricchezza prodotta). Per la Francia le cifre sono rispettivamente 45 miliardi di euro di aiuti e 330 di garanzie. Per la corazzata tedesca, si sale a 156 di aiuti e 822 di garanzie. Cina e Giappone aiutano a livello pubblico, con 170 e 226 miliardi di euro ciascuno.
E l’Italia?
750 miliardi. Soprattutto attraverso il veicolo SACE, controllato da Cassa Depositi e Prestiti, con 400 Miliardi per le imprese, potenziamento del Fondo Centrale di Garanzia per prestiti fino a 5 milioni di Euro con garanzia al 90% prestata dallo Stato. Fino a 25000 €uro con garanzia al 100% e con procedura immediata senza procedura di merito creditizio. Rafforzamento della Golden Power per evitare scalate ostili agli assets strategici del Paese. Debiti e liquidità terranno in vita l’economia globale. Sono quindi ambiziosi piani di spese pubbliche che stanno cercando di far superare la paralisi dovuta al lockdown, e consentire il successivo rilancio. Ovunque, è tutto molto simile: somme versate alle microimprese od ai lavoratori autonomi; sconti o rinvii su tasse, bollette, affitti; sussidi verso settori molto importanti e strategici. Il tutto perché l’economia non si inceppi e non si fermi. E, con essa, le speranze ed il futuro di ogni nazione.*Esperto in Finanza Innovativa, Revisore Legale dei Conti, Project Manager P.A.
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A 104 anni nonna Ada è guarita dal coronavirus. Dopo aver accusato i primi sintomi a inizio marzo con febbre alta e inappetenza, la signora ultracenteneria della provincia di Biella ha superato completamente il Covid 19 – LINK – QUI –
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Fumare fa male sempre, ancor di più ai tempi di Covid-19
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