Siano. Per festeggiare il suo compleanno prende l’auto e si schianta

È accaduto dopo la mezzanotte nel pieno centro di Siano

Un giovane probabilmente stressato e stremato dalla condizione di isolamento dettata dalle misure di contenimento del COVID-19, ha preso di nascosto la macchina del padre, una Fiat 500 S, ed ha pensato di fare un giro per il paese,anche per festeggiare il suo compleanno. Probabilmente, avendo incrociato qualche auto dei carabinieri, il giovane deve essersi spaventato e pur non essendo stato né inseguito né fermato dai militari, deve aver pigiato il pedale dell’acceleratore nel chiaro intento di rientrare a casa il prima possibile. Tuttavia la forte velocità e probabilmente il panico misto alla scarsa abilità alla guida, hanno causato il drammatico schianto.

Il giovane che oggi ha compiuto appena 19 anni, è andato a sbattere violentemente prima contro un cassonetto dei rifiuti in cemento e poi contro il palo di ghisa della pubblica illuminazione proprio nei pressi del palazzo di città. Lo schianto ha provocato un forte boato che ha richiamato l’attenzione della pattuglia dei carabinieri che si trovava in zona. Giunti immediatamente sul posto i carabinieri si sono ritrovati di fronte una scena che in un primo momento aveva fatto immaginare il peggio. L’auto si era letteralmente accartocciata diventando un ammasso fumante di lamiere . I militari hanno subito soccorso il 19 enne rinvenuto visibilmente sotto shock ma in buone condizioni di salute.

Trasportato in ospedale il giovane se l’è cavata con qualche lieve escoriazioni e dopo le medicazioni ha potuto fare rientro a casa. Il 19 enne è risultato negativo sia all’alcol test che ad altre sostanze. Sanzionato sia per aver disatteso il divieto di uscire di casa sia per le altre infrazioni commesse, il neo 19 enne ha compreso la bravata commessa che poteva costargli molto cara. Un compleanno che difficilmente dimenticherà e del quale farà tesoro per il suo futuro. Sono tanti i giovani che stanno purtroppo vivendo male la condizione di isolamento sociale imposta dall’emergenza Coronavirus, a questi ragazzi va tutto il nostro sostegno ed un grosso in bocca al lupo. Solidarietà anche ai genitori che si trovano a gestire situazioni non facili.

Luisa Trezza

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