Avviate le verifiche
Stretta del procuratore capo, Antonio Centore, della procura di Nocera Inferiore sul rispetto dei provvedimenti relativi al contenimento del covid-19 nell’Agro nocerino – sarnese e nel Salernitano, emessi con dpcm il 4 marzo. È stata sollecitata la polizia giudiziaria operante nel circondario alla verifica delle disposizioni del governo e della gestione del contagio. L’attenzione verrà rivolta alle permanenze domiciliari con isolamento fiduciario imposto con ordinanza della Regione Campania l’8 marzo a coloro che hanno fatto rientro il 7 marzo scorso, sino al 3 aprile. Sotto la lente d’ingrandimento i cittadini provenienti dalla Lombardia e dalle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Pesaro, Urbino, Alessandria, Asti, Verbano-Cusino-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia. Eventuali violazioni saranno approfondite dai magistrati Roberto Lenza e Davide Palmieri, rispettivamente coordinatori delle sezioni di indagine competenti in relazione ai reati astrattamente ipotizabili contro l’ordine, la sanità pubblica, l’economia, i quali in assenza di fondate giustificazioni, valuteranno se procedere all’iscrizione nel registro di notizie di reato, non solo per l’inosservanza dei provvedimenti dell’autorità, ma anche per quelli di epidemia (articoli 438 e 452 del codice penale). Su quest’ultimo aspetto la sentenza della Suprema Corte 48014 del 2009, con riferimento al contagio dell’Hiv (Aids), precisa che il reato di epidemia può configurarsi anche in caso di contagio umano, ovvero a causa di inosservanza delle dovute cautele o di regolamenti, ordini e discipline. Una osservazione che potrebbe paventare il dolo eventuale o colpa cosciente a carico di soggetti che, provenienti dalle zone rosse o arancioni, non abbiano rispettato gli ordini delle autorità, così ponendo a rischio o addirittura compromettendo la salute e l’incolumità di terzi soggetti del tutto ignari.
Giuseppe Colamonaco