Un aiuto per l’Umberto I
È la proposta del sindaco Manlio Torquato, alla luce del piano dell’Asl, che vede l’Umberto I in appoggio al Cotugno di Napoli per pazienti infetti da covid-19. Il primo cittadino, rispetto a questa possibilità, ha affermato: 《Per mantenere una totale separazione tra il nostro ospedale e la ricezione di pazienti da covid-19, d’intesa col dott. Lupi, e col dott. Rino Pauciulo della Croce Rossa Italiana e sentito il comandante della caserma Libroia ho chiesto al prefetto di allestire un presidio sanitario dedicato di croce rossa presso gli amplissimi spazi della Libroia, che consentono ad appena 400 mt dall’ospedale, di attrezzare strutture mobili dedicate a possibili pazienti da covid-19. Se possibile si farà. La decisione compete alle Forze armate e alla Croce Rossa. Va però ringraziato fin d’ora il Prefetto di Salerno per l’attenzione che sta ponendo alla fattibilità della cosa》. In relazione all’utilizzo della struttura sanitaria nocerina, Torquato, ha esortato i vertici nosocomiali e non solo, ad adottare le opportune misure di sicurezza: 《Nocera farà la sua parte. Ma ho chiesto al direttore generale di valutare accuratamente questa scelta, accompagnandola alla distribuzione capillare di dispositivi di protezione e sicurezza del personale tutto, di attrezzare un ingresso separato dal Pronto Soccorso per tali pazienti e di isolare totalmente il reparto delle malattie infettive dagli altri a tal fine sin dal percorso di triage》. La rete di supporto al complesso ospedaliero napoletano sarà costituita dall’Umberto I e dagli ospedali di Eboli, Vallo della Lucania e Scafati. Intanto sono stati sanificati, ieri, i locali di Palazzo di città, su cui il sindaco ha precisato: 《E’ stata disposta ieri ed effettuata stamane in tutta le sede centrale. Non vi è allo stato personale infetto, contrariamente ad alcune voci che si inseguono. Ma tre dipendenti hanno presentato, tra domenica e lunedì, febbre o tosse. Non hanno frequentato o avuto contatti con persone covid-19 positive o provenienti dalle (ex) “zone rosse”. Però abbiamo comunque prudenzialmente segnalato all’ASL, sanificato gli ambienti, chiuso gli uffici oggi stesso. Proviamo a lavorare da casa》. La sanificazione ha interessato anche le varie arterie stradali.
Giuseppe Colamonaco