Agro nocerino, partite iva e grande distribuzione a rischio

Effetti economici del virus

Il coronavirus sta mettendo in serie difficoltà il sistema produttivo dell’intero Agro nocerino – sarnese. A subire i disagi il comparto della produzione e della distribuzione alimentare. La prova provata dei problemi che il settore sta attraversando é stata la festa della donna. Tantissime le disdette fatte, in virtù proprio delle recenti disposizioni governative. Questo ha prodotto un effetto a catena che ha colpito la piccola distribuzione, bar e pasticcerie, per fare un esempio, e la grande distribuzione, i produttori e distributori delle materie prime. La preoccupazione maggiore che sta affligendo le aziende del comprensorio, dalle industrie conserviere, a quelle dolciarie, é relativa alle festività pasquali. L’incertezza delle prossime settimane sul contagio del coronavirus e la merce già in deposito, sono due fattori prevalenti, su cui gli industriali restano preoccupati. I prodotti, in caso di promulgazione dei tempi per il contenimento del virus, rischierebbero di scadere e di non potere essere utilizzati, con danni economici incalcolabili. Un altro esempio, che può far comprendere la portata della vicenda, é quello della fabbricazione delle vaschette monouso per le mense scolastiche. Con la chiusura delle scuole, ci sono aziende che hanno in deposito migliaia di questi prodotti, che restano inutilizzati. Per non parlare del popolo delle partite iva. I titolari, anche in questo difficile momento, sono obbligati ad assolvere ad una lunga serie di disbrighi burocratici, tributari e bancari, in primis. Restare a casa, per limitare le attività sociali, impedirebbe di concludere tali disbrughi, che comunque lo Stato, richiede. Ed ecco che i professionisti e non solo, chiedono almeno per questo periodo la sospensione dei termini. La volontà delle attività private di ridurre il più possibile i contatti sociali c’è, ma ci si aspetta che il governo provveda con delle agevolazioni fiscali ad hoc. Mutui, assegni da incassare o emettere, pagamento di fatture, termini contabili da rispettare, fitti, tasse locali e nazionali, consumo di energia elettrica, sono i tanti aspetti su quali il governo centrale dovrebbe adottare misure di sostegno. Una attività privata, ferma e magari con dipendenti, non avrebbe entrate sufficienti per fronteggiare la riduzione dei rapporti sociali, di dipendenti e datori di lavoro. La questione riguarda un po’ tutti e non solo l’Agro nocerino.

Giuseppe Colamonaco

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