Una raccolta fondi per far tornare insieme i cavalli del boss

La storia di Uandame e Nimega, vittime indirette dell’agire dei Zullo di Cava de’ Tirreni

1-cavalli-Uandame-e-Nimega-RTAlive
Spesso anche gli animali sono vittime inconsapevoli ed innocenti delle vicissitudini dei loro padroni.Quella che vi raccontiamo è la storia di due cavalli, dal passato fulgido ma caduti in disgrazia dopo l’arresto di chi se ne prendeva cura. Uandame, splendido esemplare equino, e Nimega, la sua compagna di vita e di sventura. Gli animali hanno rischiato di morire, abbandonati in un terreno dove nessuno osava mettere piede. Qualcuno, di tanto in tanto, lanciava loro del cibo. Per Uandame il destino sembrava inesorabilmente segnato. Scheletrico e quasi esanime giaceva a terra sfinito, lui che un tempo, fiero e dalla folta e lucente criniera, correva a trotto sulle piste degli ippodromi di mezza Italia.La foto di Uandame fece il giro del web, sollevando indignazione ma innescando anche la macchina della solidarietà e degli aiuti. Il primo appello per Uandame fu lanciato da Nicole Berlusconi, fondatrice nel 2013 della onlus ‘Progetto Islander’ con la quale si occupa di animali e in particolare di equini strappati spesso a padroni maltrattanti, riutilizzati poi anche per ‘ippoterapia’ a supporto di persone disabili o in condizioni svantaggiate. Fu la nipote dell’ex premier, venuta a conoscenza della storia di Uandame, a rivolgersi alla Lega del Cane di Milano che contattò la sezione di Napoli e infine quella di Cava.E fu proprio una volontaria della Lega del cane di Cava de’Tirreni, Teresa Salsano, che pur non avendo alcuna esperienza con i cavalli, a prendersi cura dei due equini ed in particolare di Uandame che aveva bisogno di cure immediate per scongiurarne una morte certa. Le medicine ma soprattutto l’amore fecero il miracolo.Per circa 1 anno e mezzo l’animalista di Cava si è presa cura a sue spese dei due cavalli, senza chiedere nulla a nessuno, fino al 21 dicembre scorso, quando Teresa Salsano, dopo attenti controlli, si decise a lasciare andare Uandame, adottato da un educatore cinofilo dell’Aquila, Cristian Evangelista. Una scelta dolorosa, non facile, soprattutto perché avrebbe significato separare i due cavalli, legati da un filo invisibile ma indissolubile.Drammatica la mattina della partenza, Nimega aveva capito tutto, scalpitava,scalciava, si agitava,nitriva alzandosi sulle due zampe, voleva uscire dal suo recinto per seguire il suo Uandame mentre veniva caricato sul furgone. Una scena che spezzò il cuore dei presenti e non solo…

Nimega per circa una settimana rimase sotto la pioggia battente, immobile in un punto ben preciso del suo recinto, l’unico posto dove poteva fissare il cancello, l’ultimo posto dove i suoi occhi avevano visto per l’ultima volta il suo Uandame. Anche se oggi è più serena, guardata a vista da una nuova inseparabile compagna, la capretta Bettina, appena le si avvicina un cavallo si innervosisce e nitrisce furiosa,facendo chiaramente capire che quello non è il suo Uandame, l’unico dal quale si lasciava avvicinare. Ed è così che è stata lanciata una nuova richiesta d’aiuto, questa volta per far riunire i due cavalli. Nimega purtroppo è legata a vincoli giudiziari. Una settimana fa, dopo una lunga e complessa trafila burocratica, è arrivato il via libera anche per lei, ma la sua libertà ha un costo, 5 mila euro. Avuta la disponibilità dell’adottante di Uandame ad adottare pure Nimega, è partita la raccolta fondi per consentire alla cavalla di raggiungere Uandame in Abruzzo. La storia dei due cavalli ha toccato il cuore di tante persone, in una settimana sono stati raccolti già circa 3500 euro, manca ora lo sprint finale che consentirebbe di assicurare il lieto fine alla storia. Ancora 1500 euro e poi Nimega potrà vivere per sempre con il suo Uandame. Ma a partire con lei questa volta sarà anche la capretta Bettina. A lanciare l’appello è Teresa Salsano:” facciamo tornare insieme Nimega e Uandame finché morte non li separi”. Per contribuire alla raccolta fondi è possibile fare una donazione sia sulla Postepay oppure con carta di credito direttamente da fb. Tutte le indicazioni sono reperibili sul profilo fb di Teresa Salsano. Perché non siano gli animali a pagare le colpe dei loro padroni.

Luisa Trezza

loading ads