La consigliera di minoranza, invita l’esecutivo a fare chiarezza
La vicenda sito di trattamento dei rifiuti tiene ancora banco. Non ha convinto lo spirito green della maggioranza e nemmeno la fuoriuscita di Vincenzo D’Amato dall’esecutivo.
Perplessità e dubbi non sono mancati ed a tornare sulla questione, Rita Greco: “Un sito di trattamento dei rifiuti in citta’, una bellissima idea, per creare un ulteriore problema a Pagani. Non bastano quelli che abbiamo gia’. Ma la cosa è ancor più paradossale, quando D’Onofrio e Campitiello, prendono le distanze dalla proposta del sindaco Sessa. Eppure del sito avrebbero dovuto sapere, poiché approvato nel loro programma di mandato, con tanto di delibera consiliare. Gli sarà sfuggito, forse. Come gli sarà sfuggita la richiesta all’Ente d’ambito di Gambino di finanziare un sito di compostaggio. Vorrei solo ricordare che, nella vicina Mercato San Severino, il Tar ha negato un sito del genere, grazie all’azione dei cittadini che si sono opposti. E allora, mi chiedo: perché farlo a Pagani e mortificare questa città? Signori, smettetela con questa farsa. Siete incapaci, tanto, da far tagliare i servizi sociali che rivendicano la quota del Comune. Però siete bravi a sostenere, in tempo di dissesto, la Pagani servizi con un impegno economico di 390 mila euro. Ed Agro solidale ancora aspetta. Vergognosi, questo siete”.
“Ho il sospetto – ha poi continuato la consigliera di minoranza – e spero che sia solo una sensazione, che voi state giocando un’altra partita. L’uscita dalla maggioranza del consigliere comunale D’Amato è solo una strategia, quella di non avere più i numeri per approvare il consuntivo, un modo per sciogliere il consiglio comunale e far arrivare il commissario. Cosi salterebbero le elezioni ed il vostro amato Gambino, alle prime utili amministrative, potrà candidarsi, senza ostacoli di sorta. Spero di sbagliarmi, non andare a votare, se ci fosse un lungo commissariamento, sarebbe deleterio per la città. La maggioranza scopra le carte: la farsa è finita”.
La Greco, inoltre, ha ancora una volta sollevato il caso elettorato passivo del consigliere regionale, Alberico Gambino: “E non parliamo dell’elettorato passivo. La cancellazione, atto dovuto, dopo la dichiarata incandidabilità di Gambino, è ancora sospesa nel limbo. Nemmeno la visita degli uomini della prefettura ha smosso le acque. Spero che la segretaria comunale, Invana Perongini, provveda, visto che è il garante dello Stato in seno al Comune”.
Giuseppe Colamonaco