Aveva messo su una vera e propria centrale dello spaccio ambulante. Il quartier generale dell’illecita attività era lo spazio antistante il complesso parrocchiale di San Michele Arcangelo, in località Trivio.
La piazzetta è un luogo molto frequentato, sia dai giovani della frazione che da tanti bambini, attirati dalle giostrine. Per le famiglie uno spazio decisamente sicuro, situato a pochi metri dalla imponente chiesa che domina tutto l’abitato. Una comunità coesa, una “chiesa-comunità” come fu descritta sul libro che ha narrato l’iter di realizzazione del monumentale luogo di culto nato proprio dalla volontà dei triggesi ed inaugurato nel 2009. Sabato sera, complice la bella serata, la piazzetta pullulava di giovani e bambini. In chiesa era appena terminata la celebrazione eucaristica, quando un inseguimento dei carabinieri ha scosso la quiete della serata. I carabinieri della stazione di Castel San Giorgio, allertati da alcune madri, preoccupate da alcuni movimenti strani, ma non troppo, dopo le 18.30 sono arrivati in piazzetta. Alla vista dei militari Michele F. 32 enne del posto, ha tentato subito la fuga. Il giovane, già noto ai carabinieri, è stato subito inseguito.
A bloccarlo dopo un rocambolesco inseguimento, il comandante della stazione, il maresciallo Michele Di Mauro, che lo ha raggiunto e fermato in un bar dove si era rifugiato . Portato in caserma il giovane è stato trovato in possesso di 50 grammi di marijuana e 100 grammi di hascisc, tutti suddivisi in dosi di varie grammature. Sempre con sé il pregiudicato aveva anche un bilancino di precisione, cartine e bustine. Insomma un mini-market ambulante per venire incontro ad ogni richiesta. Nel suo portafoglio sono stati rinvenuti anche 1300 euro, tutti in banconote di piccolo taglio e quasi certamente frutto dell’attività di spaccio. Probabilmente il 32 enne aveva già venduto,in mattinata e nel pomeriggio, un’altra bella quantità di stupefacenti e si apprestava a coprire anche il turno del sabato sera. Il giovane è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari. A tirare un sospiro di sollievo tante famiglie di Trivio preoccupate dal fatto che il 32 enne vendesse indisturbato spinelli e pasticche anche ai minorenni.