Intervento della consigliera forzista
SCAFATI. Relativamente alla nuova chiusura dello Stadio Comunale ‘28 Settembre 1943’ il consigliere comunale e capogruppo di FI, Teresa Formisano: “Sono allibita, sbigottita, o forse no, visto tutti i dietrofront ai quali questa amministrazione ci ha, purtroppo, abituati fin dal suo insediamento. Leggo stamattina sui giornali le motivazioni che avrebbero portato all’ordinanza della nuova chiusura dello Stadio Comunale. Il Sindaco Salvati parla di “intemperanze dei tifosi e incidenti”. A mio avviso si sta cercando di addebitare le responsabilità ad altri per non ammettere le proprie. Un’accusa grave quella del Sindaco che, fosse vera, dovrebbe portare la società sportiva del Presidente Cesarano a rispondere economicamente dei danni prodotti. Non mi risulta, però, che la FIGC abbia squalificato il campo, questo vuol dire che dalle figure arbitrali istituzionali non vi è stata segnalazione alcuna.
Non ci è chiaro, invece, come lo Stadio sia stato riaperto e poi richiuso. Non ci è chiaro quali lavori sono stati prodotti viste le immagini disastrose che girano sul web riguardanti gli spogliatoi: porte sfondate, prese divelte, pericoli di incolumità fisica di vario tipo. Specchio di una Città che sta cadendo a pezzi. Tutta la mia solidarietà ai tifosi, presi in giro dai soliti roboanti annunci e selfie rispetto alla riapertura. Solidarietà ai tifosi per l’aggressione verbale del Sindaco rispetto ad episodi purtroppo comuni ma che devono essere gestiti dalle Forze dell’Ordine, così come il numero degli spettatori autorizzati: è stato controllato dal Comando dei Vigili? Questo per lo Stadio e in generale per tutte le strutture utilizzate dalle società. La superficialità e l’incapacità di questa amministrazione nel settore Sport, oltre a non riuscire ad aprire lo Stadio anche solo per i tifosi scafatesi, sta facendo morire altre due strutture meravigliose realizzate dalla precedente amministrazione: il Palatenda in via Tricino e i Campi da Tennis di via della Resistenza. In qualità di membro della Commissione Sport, ho il dovere di non girare la testa dall’altra parte. Pertanto la questione non finisce qui. Dobbiamo recuperare la credibilità anche nel settore sport: oggi agli occhi delle altre società sportive dei Comuni limitrofi siamo ridicoli”.