Salerno. Bagni pubblici sporchi, reperti nel degrado, museo chiuso. I mali di una città turistica

La segnalazione

A cavallo tra la Divina Costiera ed il meraviglioso Cilento, Salerno resta una delle città turistiche più visitate della Campania. Un primato su cui bisogna riflettere, in particolare per i tanti turisti che si riversano nel capoluogo di Provincia. E se c’è un primato da salvaguardare, da un lato, c’è però dall’altro un primato in negativo assolutamente da cancellare. Le foto di un nostro lettore parlano chiaro: la città é sporca e con diversi disservizi.

“Vorrei sottoporre- scrive il nostro lettore – la mancata segnalazione e protezione di alcuni reperti in pieno centro storico, alla manutenzione da incentivare, il Museo provinciale chiuso “temporaneamente” ma di cui su internet non ho trovato notizie in merito. Infatti, ieri – 2 febbraio, ndr –  mi dava indicazioni di apertura e invece era chiuso, alle condizioni dei servizi pubblici adiacenti alla mostra di Van Gogh. Bagno per disabili e uomini chiusi e guasti e bagno donne tra muschio e senza possibilità di chiusura”.

Una cartolina di Salerno poco edificante che, agli occhi dei turisti, non è certo un bel biglietto da visita. “Sarebbe utile – ha suggerito il nostro segnalatore – rivalutare con percorsi virtuali o anche cartacei presso tutte le scuole del territorio le tracce storiche ancora esistenti”. Perché di storia la città vive e ne é circondata e tutelarne le vestigia é un compito soprattutto morale, prima per i cittadini e poi per i turisti. É stato un pugno nell’occhio vedere il Complesso monumentale di Santa Sofia circondato dal degrado, un’immagine che il nostro turista difficilmente rimuoverà dalla sua memoria.

Insomma, colonne di 2mila anni ovunque e non segnalate, senza nemmeno un cenno storico o una targa di descrizione. Per non parlare del Museo provinciale chiuso. Tutto questo é un patrimonio che comunque va curato: perché Salerno, non é solo Luci d’Artista.

Giuseppe Colamonaco

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