Parco Maria Consiglia Addatis abbandonato a se stesso: sporcizia ovunque, cestini colmi fino all’orlo, erba incolta e fontane “otturate” da cui sgorga continuamente un dispendio d’acqua non indifferente. A lanciare l’allarme sullo stato di degrado in cui versa quello che avrebbe dovuto rappresentare un angolo della città dove trovare ristoro, sono gli stessi cittadini e gli attivisti del Forum-Associazioni Nocera Superiore, stanchi ormai di assistere all’impiego di denaro pubblico per grandi opere ma non alla loro manutenzione ordinaria. E lo fanno attraverso tutti mezzi possibili, dalle lamentele e passaparola sui social network a veri e propri documentari girati con la videocamera di famiglia o il proprio cellulare. Ciò che salta subito all’occhio della piazzetta di via Portaromana, pezzo di storia ubicato nel cuore della città (nel sottosuolo della zona, infatti, è presente l’Anfiteatro dell’antica Nuceria Alfaterna),è che non ci sono bambini che giocano, mamme che portano i propri figli nel passeggino, panchine che ospitano i cittadini in un momento di relax. Le giostrine presenti in un primo momento sono state eliminate, il frutteto espropriato e sostituito da cemento, la miniatura dell’anfiteatro è usato come tavolozza per scritte e disegni: unici abituali frequentatori sono solo i cani che, senza troppi problemi, lasciano i loro “ricordini” un po’ ovunque. Eppure quell’area, riqualificata nel 2006 in memoria della fondatrice delle suore Serve di Maria Addolorata, era sorta per rappresentare un confortevole luogo di socializzazione e punto decoroso d’incontro per tutta la cittadinanza, secondo i canoni che Pericle si auspicava quando –nell’antica Grecia –concepì l’idea di “piazza” come di un’innovazione urbanistica. “Il Sindaco può anche dire che è colpa dei cittadini se le cose vengono rotte” dichiara Francesco Sessa del Forum-Cittadino “ ma io, da educatore scout, dico che questi vanno formati. Bisogna punire con multe severe chi commette danni al bene pubblico, invece per colpa di qualche vandalo ci rimettiamo tutti. I bagni nella villa comunale, ad esempio, furono distrutti da alcuni ragazzi del posto : c’è l’impianto di videosorveglian za (di cui l’amministrazione tanto si vanta) ma quelle persone non sono state mai denunciate né penalizzate.” Il parco fa parte del vissuto di molti residenti ed è d’obbligo passargli accanto per raggiungere anche strade adiacenti: peccato, però,che lo spettacolo offerto sia invece quello di una discarica a cielo aperto, lasciato all’incuria del tempo.
Enrica Granato