Il rapper si difende dalle accuse di aver fatto proselitismo per l’uso di sostanze stupefacenti e spiega anche che non ha mai distribuito marijuana, cartine o filtri ai suoi fan
Passano le ore ma il caso Clementino ancora non si spegne. Subito dopo il suo concerto di Capadanno a Nocera Inferiore, il cantante è stato investito da una serie di accuse. Secondo alcuni organi di stampa avrebbe proferito le parole «Wagliu’, vi benedico in nome della canna», dopo aver fatto vedere anche una sigaretta a forma di spinello. Fin dalle prime ore RTAlive aveva ricordato che c’era anche un’altra ricostruzione e cioè che Clementino avrebbe detto «Vi benedico in nome delle cartine, dei filtri e dell’accendino». In più, il rapper avrebbe specificato che nella sigaretta gigante in scena ci sarebbe stato tabacco e quindi non sarebbe stato uno spinello. Saranno gli accertamenti della polizia a stabilire l’accaduto reale anche in base ai filmati acquisiti dagli uomini del commissariato di Nocera Inferiore.
Clementino, il due gennaio ha pubblicato un video girato dal palco del suo concerto a Nocera Inferiore (Link di RTAlive) nel quale, però, non si sente proferire nessun inneggiamento all’uso di droghe e c’è una sigaretta gigante che girava sul palco. Poche ore fa, il cantante a Fanpage ha ricostruito come sono andate le cose, sostenendo che non bisogna fare confusione tra il suo messaggio pro legalizzazione della marijuana con l’inneggiare all’uso della marijuana e che nella sua vita si è sempre schierato contro la mafia e la camorra. In più, avrebbe distribuito ai fan dei portachiavi di diversi colori, tra cui il verde, forse scambiato per altro. Clementino ha sostenuto di non aver mai lanciato cartine, filtri e marijuana dal palco né qui né in altri concerti. «Non so a chi ho dato fastidio», ha affermato inoltre Clementino. Lo stesso artista ha poi rimarcato che il suo repertorio è noto come il suo messaggio e quindi non c’è da meravigliarsi dei testi delle canzoni. Versione ripetuta anche ad altri siti internet.
Redazione