Pagani. In consiglio comunale la variazione al bilancio, ma c’è il parere negativo dei Revisori

Orario differito, in aula oggi alle 17

È stato aggiunto un altro punto all’ordine del giorno, si tratta della proposta n.117, una deliberazione di ratifica con emendamenti della delibera giuntale 167 del 2019. Il provvedimento è relativo alla variazione del bilancio di previsione di quest’anno. Proprio su questo argomento e non solo, ieri c’è stata una riunione di maggioranza. Probabilmente si è avvertita la necessità di non incappare nelle stesse polemiche prodotte dalla proposta 118, arrivata in aula nell’ultimo consiglio comunale e poi rinviata.

Un periodo non proprio eccellente quello attraversato dall’esecutivo, in particolare per la tenuta della maggioranza. L’effetto Lega degli ultimi giorni ha minato la compattezza del gruppo e forse oggi pomeriggio potrebbe ripetersi un nuovo scollamento. La questione non è solo politica. Sembrerebbe, da quanto si apprende dai beni informati, che l’assenza “forzata” di Alberico Gambino, decaduto da sindaco, abbia ridotto la coesione di un tempo tra le forze politiche del centrodestra che sostengono l’attuale amministrazione in carica. L’ex sindaco, ritornato in consiglio regionale, è stato l’elemento di unione tra partiti, consiglieri e assessori. Oggi, questa compattezza, sembra essere scemata, tanto da far emergere vecchi dissidi e personalismi inaspettati.

Affrontare un consiglio comunale, con questa potenziale crisi interna, potrebbe esacerbare problemi anche semplici e renderli più complicati di quanto non siano.

Intanto, proprio sulla proposta di delibera 117, aggiunta ieri all’ordine del giorno, arriva la scure dei Revisori dei conti. Nel verbale si legge: “Per questi motivi il Collegio dei Revisori, esaminata la proposta di variazioni al bilancio 2019, esprime parere negativo, condividendone solo la parte in conto capitale, trattandosi di entrate e spese a destinazione vincolata, sebbene anche in questo caso, per quelle entrate cui la legge consente la destinazione a spesa corrente, ben potrebbero riproporsi le su menzionate osservazioni. Di conseguenza, invita al rispetto di quanto statuito nell’art. 250 TUEL e a porre in essere ogni atto necessario previsto in tale disciplina, non condividendo una diversa e autonoma interpretazione dal correlare gli impegni nei limiti delle entrate effettivamente accertate”.

Quali sono i motivi dei Revisori?

L’esistenza di maggiori entrate e meno spese, “debbono essere necessariamente destinate alla riduzione dello squilibrio di bilancio, a più riprese confermato ed incrementato”.

“Singolare che le richieste di variazione non promanino dai singoli uffici responsabili, ma viceversa sono indicate direttamente dell’organo politico”.

La proposta presenta diverse “criticità”: tirocini formativi, servizi cimiteriali, oneri assicurativi, nuova spesa per il personale.

Inoltre, “non possono essere incrementati i debiti, pur dato atto che non è questa la sede per la disamina della loro entità, e pertanto anche non destinare risparmi di spesa e/o maggiori entrate al risanamento costituisce un peggioramento dello squilibrio dichiarato”.

Il parere dei Revisori è stato verbalizzato il 23 dicembre, ora bisogna capire, rispetto a questo, quali saranno le contromosse della maggioranza. Lo sapremo solo in consiglio comunale.

Giuseppe Colamonaco

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