Castel San Giorgio: fibrillazioni in maggioranza

Vari gli strappi

Il consiglio comunale di lunedì 9 dicembre a Castel San Giorgio ha messo in evidenza, dopo 2 anni e mezzo di amministrazione, ritenuti da alcuni piuttosto opachi e confusionari, notevoli criticità sia politiche che amministrative. In maggioranza le fibrillazioni sono legate alle assenze dalla giunta dell’assessore Francesco Longanella e, per motivi diversi, da quelle della consigliera Mena Pascariello dal consiglio comunale. L’opposizione ha visto il formarsi di un gruppo indipendente, composto da Antonino Coppola e Vincenzo Lamberti, che mal sopportavano un’opposizione troppo blanda da parte del gruppo guidato da Andrea Donato, sembra per mantenere equilibri di facciata chiesti dal Pd salernitano, in vista delle elezioni regionali del 2020.

E proprio l’intervento di Antonino Coppola in consiglio sull’assestamento di bilancio, riguardante in particolare la variazione in minus della valutazione della Marina militare, ha scatenato ulteriori fibrillazioni nella maggioranza, con l’abbandono della votazione da parte dell’assessore Longanella, preoccupato che tale variazione potesse avere ripercussioni sul giudizio della Corte dei conti regionale con effetti seri circa le responsabilità generate da tale voto. In effetti, a tale rivalutazione affidata ad un professionista di Roccapiemonte per un ingente cifra, è stato contestato che  poteva essere formulata dal funzionario responsabile del Comune, a partire dalla tipologia catastale del bene, risparmiando così una parcella esosa.Inoltre, tale operazione mostrerebbe che la valutazione precedente di circa 9 milioni di euro sarebbe stata  gonfiata e quindi inficerebbe i bilanci di previsione in entrata degli anni precedenti. Ma non sono le uniche problematiche sul tappeto ed oggetto di perplessità da parte di consiglieri sia di maggioranza sia di minoranza.

Pronta ad esplodere è la situazione della San Giorgio Servizi, società in house providing del Comune di Castel San Giorgio, e per la quale l’amministrazione comunale non saprebbe letteralmente che pesci prendere. Dopo la fase in cui alcune convenzioni sono state inserite come attività nel bando della raccolta rifiuti, aggiudicato alla ditta Sarim, e quindi tolte alla società, non vi è stata una revisione delle competenze e delle maestranze della stessa, arrivando all’assurdo che con minori entrate la società debba comunque continuare a sopportare le stesse uscite in personale, tributi e spese di gestione, oltre al pagamento di debiti vari accumulati negli anni. Tutto ciò ha provocato un grave ritardo nel pagamento degli stipendi di 4-5 mesi e che il Durc, attestazione che certifica la regolarità nel versamento dei contributi Inps e Inail delle società, sia stato bloccato proprio per mancanza di tali versamenti. Su questa questione, che tiene in ansia 15 famiglie, l’opposizione ha annunciato interrogazioni consiliari ed il neo costituito gruppo misto composto dai consiglieri Antonino Coppola e Vincenzo Lamberti ha chiesto la convocazione di un consiglio comunale ad hoc.

Altro argomento che genera forti discussioni in paese  è l’esclusione dai contratti con la Sarim, che fino ad ora ha usufruito di personale reclutato da agenzie interinali, di 3 ex dipendenti della San Giorgio servizi, cui era stato garantito che licenziandosi dalla società comunale sarebbero stati i primi ad essere assunti dalla Sarim, cosa che non è avvenuta, mentre sono stati messi sotto contratto altri 6 operai, su questo sono in tanti a chiedere  che si conoscano i criteri usati per l’assunzione. I 3 hanno annunciato di essere ricorsi al sindacato e che porteranno la questione all’attenzione della magistratura. Infine, le opposizioni presenteranno una interrogazione circa la probabile irregolarità di alcuni punti-luce, fari nella fattispecie, montati in prossimità di traverse private, una in particolare nella quale ai parenti di un assessore. Sembra proprio che a Castel San Giorgio il clima natalizio si stia surriscaldando.

Redazione

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