Il partito di Renzi parte dall’Agro nocerino
Una folla di cittadini, addetti ai lavori, curiosi, ex amministratori locali e politici di lungo corso, consiglieri comunali di minoranza e semplici osservatori. Erano in tanti alla presentazione ufficiale di Italia Viva di Nocera Superiore,voluta da un gruppo di giovani tra cui l’ex consigliere comunale Antonio Sessa. Con lui Marianna Palumbo e tanti altri, quasi tutti under 40, intenzionati sull’onda del rottamatore per eccellenza Matteo Renzi, a farsi largo tra i politici più attempati. A tenere a battesimo la nascita del comitato di Nocera Superiore l’ex senatrice Dem, Angelica Saggese, l’ex europarlamentare Nicola Caputo, ma anche il deputato di Castellammare Catello Vitiello e Martino Di Rosario, Presidente del Consiglio della Comunità Montana Alburni. “Non è stato facile lasciare il Pd – ha detto l’ex senatrice Angelica Saggese – tuttavia è stata una scelta dolorosa ma necessaria, ad Italia Viva si respira aria di libertà, qui i giovani possono crescere e formarsi e soprattutto fare politica attiva per il territorio. Certo è un rischio evidente- ha aggiunto la Saggese – Italia Viva è una creatura che non esiste ancora, il partito non esiste, insieme dobbiamo dargli dei contenuti”. Anche per Nicola Caputo ciò che rende affascinante il nuovo partito è il suo contenuto politico di libertà.
“È una scommessa importante quella di Renzi, che fa paura – ha affermato l’ex europarlamentare che con il Pd aveva ottenuto ben 75 mila preferenze ma che non ha esitato a lasciare un partito sempre più chiuso e poco democratico – questa è l’unica speranza possibile, dal 5 % aspiriamo a raddoppiare i consensi. Tra non molto saremo pronti con i coordinatori provinciali, un uomo e una donna, e le imminenti regionali ci vedranno presenti con il nostro logo”. Da Caputo è arrivato anche l’invito esplicito al sindaco di Nocera Superiore Giovanni Maria Cuofano ad entrare nella nuova formazione. “Cuofano è un mio caro amico – ha detto Caputo – lo sto convincendo ad entrare nel nostro partito”.
Luisa Trezza
