Un controllo a tappeto quello che i vigili urbani del comando di polizia municipale hanno messo in campo di concerto con l’ufficio tecnico del comune di Scafati questa mattina in via Aquino.
E’ la casa dell’ex primo cittadino Angelo Pasqualino Aliberti ad essere finita nel mirino degli uomini del comandante, tenente colonnello Giovanni Forgione che ha verificato il rispetto dei permessi per la casa in cui vivono l’ex sindaco e sua moglie consigliere regionale di Forza Italia, Monica Paolino. La realizzazione della casa dove vive l’ex sindaco ha fatto discutere molto nel corso degli anni, basti pensare al 2013 in cui arrivarono avvisi di garanzia a raffica per i costruttori e la proprietà della struttura. Dopo una sanatoria e varie peripezie, la questione dell’abitazione dell’ex primo cittadino sembrava essersi chiusa anche in virtù di problemi giudiziari molto più grandi per gli Aliberti. Ma poi, è stato lo stesso ex sindaco a riaprire la discussione. Basti pensare ai numerosi video pubblicati in cui il fu sindaco ha mostrato forse più di quello che avrebbe dovuto. Da questi frames infatti, sarebbe partita una segnalazione su una parte della sua abitazione che di fatto non risulta invece, agli atti dell’ufficio tecnico del comune di Scafati. In discussione sarebbe il cambio destinazione uso di un’area della casa che doveva essere destinata a commerciale ed invece, è adibita ad abitazione privata.
Si valuta anche la possibilità che in casa sia installata “un’esposizione di mobili” di un rivenditore del settore ma, ci sarebbero alcune documentazioni contabili su cui si cerca di fare maggior luce attraverso gli uomini della Procura di Nocera inferiore, già informata sul caso. Intanto però, il controllo non è stato preso in maniera sportiva dall’ex primo cittadino che subito via social ha sottolineato di “sentirsi vittima” di un tentativo di “zittirlo” o di “minacce” verso la sua famiglia. L’attività di controllo della Polizia municipale intanto, continua anche su altri versanti, in particolare sulla viabilità. Basti pensare che dal 1 gennaio ad oggi sono state contestate multe per circa 1 milione di euro. Il lavoro coordinato dal comandante, già in forza alla triade Commissariale post scioglimento per camorra, continua senza sosta e non è un caso che Forgione pare si sia provocato una serie di “nemici” all’interno della maggioranza dell’attuale primo cittadino Cristoforo Salvati. Ci sarebbe da parte della maggioranza che non gradisce “l’eccesso di legalità e di rispetto del dovere” del comandante e avrebbe chiesto la sua testa, col mancato rinnovo il prossimo 31 dicembre. A Salvati la scelta.