Conto alla rovescia per spostare indietro di un’ora le lancette dell’orologio.
La notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre, alle tre, bisognerà infatti portare gli orologi un’ora indietro perché ritorna l’ora solare (che durerà fino al 31 marzo prossimo quando, alle 02,00, si ripresenterà l’ora legale).
Mancano una manciata di giorni, dunque, per prepararsi mentalmente e fisicamente di nuovo al cambio. Secondo alcuni esperti si potranno accusare fastidi come stanchezza, irritabilità e mancanza di concentrazione, così come nausea ed inappetenza. L'”orologio biologico” che ci ha accompagnato durante questi mesi di ora legale, subirà difatti una modifica per cui avrà bisogno di nuovo tempo ad adattarsi alla variazione e ritrovare un suo equilibrio. Il Parlamento Europeo ha votato a favore dell’abolizione dell’ora legale a partire dal 2021. Ogni paese dovrà quindi scegliere il proprio fuso orario in accordo con la UE. Ma cosa comporta questa decisione per i cittadini europei. Va detto che a questa consultazione hanno partecipato in larga parte i cittadini dei paesi del nord Europa (a cui non giova l’ora legale) e che ad oggi non ci sono studi scientifici che dimostrino questo supposto danno per la salute. Sull’altro lato della bilancia, invece, non bisogna dimenticare un notevole risparmio energetico portato (in alcuni paesi dell’unione) dall’ora legale, grazie all’aumento delle ore di luce.