La strage di Alcamo Marina: ancora senza un perché

Siamo ad Alcamo Marina località balneare in provincia di Trapani.

Era il 27 gennaio del 1976 quando all’interno di una stazioncina dei Carabinieri, 2 militari Carmine Apuzzo e l’appuntato Salvatore Faccetta vennero assassinati a colpi di arma da fuoco, mentre dormivano. Le misteriose persone che fecero irruzione all’interno della stazione dei Carabinieri forzarono la porta usando la fiamma ossidrica. A trovare i corpi il giorno dopo fu la polizia di scorta di Giorgio Almirante, che stava passando sulla statale.La stragedi Alcamo fa parte delle stragi italiane irrisolte. Inizialmente i due omicidi furono ricollegati alle Brigate Rosse (organizzazione terroristica). In successive indagini furono accusati alcuni giovani del posto, tra cui Giuseppe Gullotta che per questa vicenda sconterà ventidue anni carcere (successivamente in revisione processuale il Gullotta fu scarcerato).

Il caso Gullotta rappresenta uno dei casi di errore giudiziario più clamoroso al mondo (ma questa è un’altra storia). Tra le ipotesi più accreditate rimaste sospese in tutti questi anni vi è quella del delitto di mafia. Forse i due sfortunati carabinieri quella sera del 27 gennaio del 1976 avevano visto qualche cosa che non dovevano vedere (forse un traffico di armi). A ricollegare questa oscura vicenda alla Strategia della Tensione e ad appartenenti all’organizzazione Gladio( organizzazione paramilitare promossa dalla Nato) fu Walter Veltroni membro della commissione parlamentare antimafia. Fatto sta che tutte le ipotesi varate in questi lunghissimi anni non hanno mai portato alla verità.La Strage di Alcamo Marina si colloca in un periodo nero, in cui a Palermo accadevano strani episodi.

Chiara Ruggiero.

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