Castel San Giorgio continua a bruciare

È stata un’altra notte di terrore per gli abitanti di Castel San Giorgio a causa delle fiamme che ancora una volta hanno rischiato di lambire le abitazioni.

Da giorni una squadra interforze composta da vigili del fuoco, operai della SMA Campania e volontari della protezione civile sta combattendo contro i ripetuti focolai d’incendio che hanno distrutto anche gli ultimi sprazzi di verde sulla collina del drago, dove si ergono ancora maestosi i ruderi del castello longobardo. Le fiamme sono arrivate a minacciare da un versante il sito storico situato proprio sulla sommità di Monte Castello, e dall’altro le abitazioni ed una nota struttura per ricevimenti. È dal 10 agosto che si susseguono, senza dare tregua, i ripetuti attacchi incendiari alle colline che circondano la cittadina. I primi episodi tra le localitá Paterno di Trivio e Casalnuovo. La protezione civile sangiorgese con tutte le proprie unità in formazione A.I.B (antincendio boschivo), coordinate dal giovane Alessandro Attanasio, da settimane è impegnata a fronteggiare i ripetuti incendi.

Il 26 agosto scorso gli incendi più critici. I volontari del gruppo comunale di Protezione Civile su richiesta del sindaco Paola Lanzara hanno attivato nuovamente il servizio AIB intervenendo presso le frazioni Santa Croce e Torello per interventi sul Monte Torre del Gatto e Monte Castello. Ben 7 unitá in appoggio ai caschi rossi e agli operai della Sma Campania. A causa della vastità dell’incendio è stato richiesto il supporto aereo e l’ausilio dei volontari di Siano della Croce Azzurra, del Nucleo di protezione civile di Roccapiemonte e degli uomini de Club Universo di Nocera Inferiore. Solo così è stato possibile fronteggiare le fiamme che minacciavano i beni culturali e la flora e fauna del territorio . Dopo circa 7 ore si é riusciti a spegnere e a bonificare l’intera area incendiata salvando alcune fasce di vegetazione. Sul posto anche la Polizia Municipale e gli amministratori comunali con in testa la sindaca Paola Lanzara che solo a notte fonda, quando il pericolo che le fiamme raggiungessero le abitazioni è stato scongiurato, ha lasciato la collinetta che degrada fino al palazzo di città. In paese resta forte il risentimento e lo sdegno verso chi continua ad appiccare gli incendi, mettendo a repentaglio la vita dei volontari e dei vigili del fuoco oltre ad attentare alla vegetazione ed alla fauna della zona.

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