La Senatrice Luisa Angrisani, alle dichiarazioni di Canfora e Strianese sulla mancata realizzazione della Cittadella Scolastica, a Sarno, che fino ad oggi, in 18 anni, la sola progettazione è costata 1,5 milioni di euro. Per di più con un contratto rivelatosi nullo con lo studio di progettazione. “Canfora, Strianese e la cittadella scolastica fantasma”.
Il sindaco di Sarno, Giuseppe Canfora, già presidente della Provincia di Salerno, e l’attuale presidente della Provincia, Michele Strianese, cercano di giustificare quanto recentemente venuto fuori circa la mancata realizzazione de “La città della scuola a Sarno”. Un amministratore pubblico sa molto bene che ogni atto che si approvi, se privo di copertura finanziaria regolarmente prevista in bilancio, è automaticamente illegittimo e nullo.Ed è proprio quello che si è scoperto in relazione al contratto per le prestazioni tecniche relative allarealizzazione della Cittadella Scolastica.In tal modo si è determinato un “debito fuori bilancio” che potrebbe rivelarsi un danno erariale. Per questo presenterò un esposto alla Corte dei Conti, al fine di individuare eventuali responsabilità.Le dichiarazioni del sindaco Canfora e dell’attuale Presidente della Provincia, Strianese, sembra un arrampicarsi sugli specchi.Affermano, infatti, che il contratto non si poteva annullare prima perché non erano iniziati ancora i lavori; sicché un contratto, già nullo di per sé, non è annullabile se non iniziano i lavori?
Cioè un contratto va bene se non iniziano i lavori, e non va più bene se iniziano i lavori? Chissà secondo quale logica giuridica o loro codice degli appalti.Certamente Canfora ha usato la Cittadella Scolastica in campagna elettorale, mettendo la “prima pietra“, e quella è rimasta ! Da parte sua il Presidente Strianese ha affermato che hanno gia provveduto, come avevo auspicato nella mia interrogazione, ad affidare la direzione dei lavori ad una professionalità interna, senza ulteriori aggravi per le casse pubbliche e dunque la mia proposta giungerebbe, secondo lui, in ritardo. Ebbene mi fa piacere, per i cittadini e le casse pubbliche, che ciabbiano messo 18 anni per arrivare a questa soluzione.Intanto i lavori in corso, di fatto mai veramente partiti, riguardano solo la piantagione di pomodori, anche quest’anno molto ben tenuta, che è stata già sottoposta alla prima raccolta da parte del contadino.Peraltro come possono realizzarsi delle opere progettate attraverso un atto illegittimo e formalmente annullato ? Hanno perso entrambi una buona occasione per tacere.