Il dibattito politico sull’incandidabilità del sindaco Alberico Gambino tiene ancora vivo il discorso.
Ad accendere i riflettori sulla vicenda e sulla recente decisione della presidente del consiglio comunale Enza Fezza di non convocare il concesso cittadino sulla questione incandidabilità, l’ex senatore della Repubblica Gerardo De Prisco. Il politico del Movimento sociale italiano, che aveva promesso di entrare nuovamente sulla scena paganese, non ha voluto far mancare la sua riflessione sull’argomento: “Stante la presa di posizione ingiustificabile della presidente del consiglio comunale, che si eviti un intervento molto più pesante, dopo le considerazioni che ne avrà tratto il prefetto su questa situazione paganese. La mia preoccupazione che ci possa essere un commissariamento molto al di là dei tempi brevi che sarebbero occorsi, se il sindaco si fosse ritirato da subito”. L’ex senatore ha voluto mettere in guardia gli attuali amministratori su un futuro, in caso di commissariamento, non proprio roseo per Pagani e che vedrebbe allungare i tempi in relazione alla potenziale gestione prefettizia. Una situazione che potrebbe esserse molto simile, per durata, a quella della vicina Scafati che, solo dopo tre anni di commissione straordinaria, è ritornata alla politica.
De Prisco, inoltre, in relazione agli attuali accadimenti nazionali e cioè alla recente crisi del governo giallo- verde ha voluto sottolineare un altro aspetto: “Se Il sindaco Gambino avesse deciso di fare questo passo di lato, noi avremmo potuto andare alle elezioni ad ottobre, contestualmente al momento politico nazionale”. L’ipotesi di questa finestra temporale, evidenziata dal senatore paganese, avrebbe lasciato la possibilità alla città di andare al voto in tempi stretti e di essere amministrata senza subire lo scossone del commissariamento. Il senatore, ancora una volta, ha voluto sollecitare la presidente Fezza ad assolvere il suo ruolo sull’incandidabilità del sindaco, dopo l’invito della prefettura: “L’atteggiamento della presidente del consiglio comunale lascia molto riflettere. Il mio è un consiglio per evitare il peggio per Pagani. I tempi lunghi faranno pagare un costo più pesante alla città”.
gc