“Chi non sa ridere non è una persona seria”, sosteneva Chopin

E deve saperlo molto bene Giovanni Bonelli, 48 anni di Salerno, che di giorno veste i panni di un rigoroso e pacato addetto alle vendite in un negozio per l’infanzia a Nocera Inferiore mentre di sera, da circa 30 anni,  calca le scene teatrali travolgendo il pubblico con la sua brillante vena comica.

teatro-giovanni-bonelli-rtaliveE se il clienti sono ben lieti di potersi affidare a lui nella scelta dei prodotti da acquistare, le gratificazioni non mancano nemmeno quando veste i panni dei suoi personaggi. 5 anni al fianco dell’attore e cinematografo Sergio Solli (che ha recitato al fianco di Eduardo De Filippo in diverse commedie), un lavoro nel film “Due imbroglioni e… mezzo!” diretto da  Franco Amurri per Canale 5 con Claudio Bisio e Sabrina Ferilli, riconoscimenti come caratterista e primo premio lo scorso anno fa  come miglior attore  nel corso della rassegna teatrale “Vernaculando” di Montepaone (Catanzaro) con il testo “Essere o non essere…qual è il problema?”.

locandina-o-figlio-e-patemo-rtalive-teatroA condividere con lui la scena ed un cammino costellato di successi, Andrea Avallone (32 anni di Salerno), attore dall’ età di 12 anni che ha recitato anche nella miniserie televisiva per la Rai “Assunta Spina” con Bianca Guaccero, Michele Placido e Sergio Assisi. Avallone spartisce con Bonelli non solo gli applausi ma, da ieri,  anche il premio come miglior attore (con il testo “ ’O figlio ‘e patemo”)ricevuto durante la quarta “Festa del teatro” organizzata a Monteapone dall’associazione culturale “Il Piccolo Teatro d’Arte”.

“ ‘O figlio ‘e patemo” è nato lo scorso dicembre”ha dichiarato Bonelli “eppure ha già registrato quattro sold out all’Arbostella ed una replica straordinaria a marzo. Non ce l’aspettavamo ma io, Andrea e gli altri attori Enzo Galdo, Francesca Musa e Lucia Aceto siamo felicissimi! Ora riprenderemo il 21 agosto a Praia a mare, poi saremo a Salerno, Cava, Capezzano, Afragola ed infine all’Auditorium di Pagani. A gennaio, inoltre, porteremo in scena all’Arbostella “E come nevica” (di cui abbiamo ricevuto i diritti dal maestro Vincenzo Salemme) per chiudere con “Il Cafè Chantant” di Eduardo Scarpetta rivisitato dal nostro regista Gino Esposito.” Il segreto di questa continua ascesa è il grande affiatamento tra i comici, il gradimento del pubblico ed i temi trattati, nati per far trascorrere ore di spensieratezza e divertimento senza dimenticare di dare risalto a valori umani e temi sociali.

Enrica Granato

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