L’amministrazione Gambino punta alla creazione di una società di trasformazione urbana (Stu).
È uno dei punti del programma di mandato voluto dal primo cittadino e condiviso con la propria maggioranza. A darne notizia il gruppo dei consiglieri comunali di Fdi, composto da Massimo D’Onofrio, Vincenzo D’Amato ed Enza Fezza: 《Insieme all’assessore di Fratelli d’Italia, Gherardo Marenghi, ed a tutta la maggioranza, sogniamo di dare, con il nuovo strumento urbanistico, una spinta decisiva al rilancio economico della città riportando investitori e sviluppo a Pagani》. L’azione su cui si baserebbe questo rilancio è quello di cambiare attraverso politiche urbanistiche innovative, sostenibili ed ordinate, il volto di Pagani. Obiettivo che Fdi spera di attuare nei prossimi mesi. La società di trasformazione urbana è una particolare società mista di iniziativa comunale, introdotta nel nostro ordinamento già nel 1997 e contenuta nella legge Bassanini bis. Successivamente tale tipologia societaria è stata integralmente recepita nell’articolo 120 del nuovo testo unico degli enti locali e confermata dalla circolare del ministero dei lavori pubblici del 2000. Un primo stanziamento previsto per gli Stu, di 41,6 miliardi, è stato disciplinato dall’articolo 7 della legge n.21 del 2001. Le modalità di utilizzo di tale istituto quale strumento di riqualificazione urbana, sono ancora oggetto di dibattito, su cui si è soffermato l’Ance con un recente documento: in effeti sono stati evidenziati una serie di problemi relativamente al concreto funzionamento delle Stu. Si tratta di zone grigie e poco chiare della normativa. Al di là di questo aspetto, la società di trasformazione urbana dovrebbe provvedere a predisporre la progettazione urbanistica esecutiva, utile per attuare le previsioni del piano regolatore. È ciò che si auspicano i vertici consiliari di Fratelli d’Italia: 《La Stu, ridarà da subito impulso al Puc. Attraverso lo strumento urbanistico comunale, che in tanti attendono da anni, sarà possibile intervenire e regolamentare aree urbane dismesse, fuori e dentro il centro cittadino e ridisegnare l’immagine della intera comunità, una grande sfida politica ed amministrativa.Tutto questo per favorire il rilancio del nostro paese, rilancio che tenga conto e metta al centro lo sviluppo sostenibile, ma anche di crescita economica. Con il nuovo “Piano Regolatore” immaginiamo una città più smart più vivibile,più bella,con nuove aree industriali meglio urbanizzate e la trasformazione dei “Contenitori Dismessi”》.
gc