Inchiesta sullo spaccio, trema la Nocera bene

Dalle indagini della procura ormai emerge sempre più che lo spaccio per strada a Nocera Inferiore è ormai diminuito enormemente a favore di quello con consegna a domicilio e ci sono sempre più professionisti tra gli assuntori.

Sono queste le due particolarità che si notano dall’operazione che ha portato a tre nuovi arresti per lo spaccio di sostanze stupefacenti a Nocera Inferiore. Si tratta, tra arrestati e indagati, in molti casi di volti noti alle cronache ma anche alla politica e alla Nocera bene, pure tra gli assuntori. Le persone coinvolte. I militari della sezione investigativa dei carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare emessi dal Gip Luigi Levita, due in carcere e uno ai domiciliari, mentre altre cinque sono stati sottoposti a limitazioni della libertà di movimento e diversi sono gli indagati non attinti da misure cautelari. In carcere sono finiti il 37enne nocerino Nicola Masturzo (la persona con più ipotesi di indagine a suo carico) e ai domiciliari Carmela Chiocchietti, 42enne sua convivente, originaria di Pompei. Dietro le sbarre anche il 50enne Bruno Petrosino di Nocera Inferiore, noto alle cronache giudiziarie da anni. Tra divieti di dimora e obbligo di rimanere in determinati comuni, è stata limitata la libertà di movimento del 34enne Luigi Vicidomini, del 45enne Raffaele De Pascale (uno dei volti della Nocera bene e certamente un isospettabile) e del 28enne Francesco Gambardella di Nocera Inferiore; del ventenne Giovanni Pio Buccino di Nocera Superiore e del 47enne Giuseppe Provenza di Roccapiemonte. Risultano indagati il 37enne Michele Cuomo, riferimento di alcuni criminali emergenti in città e recentemente arrestato dalla polizia per violazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, il coetaneo Mario Comitini, sempre di Nocera Inferiore e il 34enne Alfonso Russo di Nocera Superiore, per i quali non è stata emessa nessuna custodia cautelare perché gli elementi a loro casi non integravano i gravi indizi di colpevolezza.

Le indagini. I carabinieri e il pm Amgelo Rubano della procura di Nocera Inferiore hanno iniziato le indagini dopo l’arresto di un 53enne sorpreso in possesso di 140 grammi di cocaina occultati nella sua abitazione nella città capofila dell’Agro. Da qui hanno consentito di ricostruire una fitta rete di spaccio di stupefacenti, principalmente cocaina ma anche crack, che gli indagati distribuivano a Nocera Inferiore e comuni limitrofi con spostamenti frenetici e metodi di consegna a domicilio, sia presso abitazioni sia nel corso di fugaci incontri in strada, ad una clientela ricomprendente anche insospettabili professionisti. Il sistema della consegna a domicilio risulta essere quello più in voga al momento sia per evitare di essere arrestati sia dai clienti sia evitano di essere visti mentre acquistano stupefacenti. Solo che i carabinieri sono perfettamente aggiornati sulle nuove tendenze dello spaccio e riescono sia ad arrestare i presunti pusher sia a segnalare alla Prefettura gli assuntori, in questa inchiesta una ventina. Tra gli assuntori volti noti della due Nocera, anche in ambienti politici. Da oggi, i destinatari delle misure cautelari potranno difendersi davanti al Gip, durante l’interrogatorio di garanzia e raccontare la loro versione dei fatti.

Redazione

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