Azioni delle minoranze sull’incandidabilità.
Nell’ultimo consiglio comunale celebrato mercoledì scorso, presso l’auditorium di Sant’Alfonso, la consigliera comunale di minoranza Rita Greco ha presentato una diffida stragiudiziale. È stata, in quel frangente, una sorta di comunicazione all’assise cittadina. La Greco, infatti, lo ha chiarito in un successivo intervento, aggiungendo di procedere con tale atto nelle sedi preposte. Le azioni che le minoranze consiliari intendono percorrere non si fermeranno solo a questo aspetto. In effetti alcuni consiglieri comunali di opposizione starebbero lavorando anche sul fronte parlamentare: pare che si stiano adoperando per una interrogazione in parlamento. Una strada che, a giudizio della minoranza consiliare, dovrebbe portare la questione a livello nazionale, in modo da costringere l’attuale governo giallo – verde ad esprimersi sul caso. La valutazione del governo e gli eventuali provvedimenti che ne potrebbero scaturire, inciderebbero molto sull’opinione pubblica, amplificando in modo esponenziale una vicenda del tutto locale, in una questione nazionale. Forse è questo l’effetto su cui si vuol puntare, senza trascurare la ridondanza mediatica che ne deriverebbe. Ovviamente, dal governo e più precisamente dal ministro dell’interno Matteo Salvini, si è in attesa della risposta all’interrogazione parlamentare fatta dalla senatrice del Movimento cinque stelle Virginia Villani. Un’altra strada non del tutto accantonata è quella del ricorso.
Le nuove carte ancora non notificate ai consiglieri comunali, ma pervenute dalla procura di Nocera Inferiore, potrebbero indurre le opposizioni a presentare un ricorso al tribunale amministrativo regionale. Tuttavia, le decisioni che saranno prese in merito, saranno molto probabilmente singole e non collegiali. Quindi il ricorso al Tar da parte delle minoranze resta un bel punto interrogativo, anche perché le stesse evidenziano che il problema incandidabilità è stato creato dal sindaco in carica e non dall’opposizione. Sulla tutta vicenda e le recente comunicazione del procuratore Antonio Centore è arrivato il commento dell’ex sindaco Salvatore Bottone: 《Non eravamo tutti nell’errore quando chiedevamo se c’era legittimità o meno riguardo a quello che era successo, ovvero questa sentenza di incandidabilità di Gambino. Tanto è vero che oggi finalmente, anche la maggioranza prende atto di questa situazione. Hanno detto che noi non volevano far governare. Adesso dicono che è incandidabile, ma non lo è in questo momento ma lo sarà per il futuro. Significa che il problema c’era e c’è. Quindi non è che lo abbiamo inventato noi, ma sono stati loro a nasconderlo》. Il consigliere comunale di minoranza ha poi indicato la prefettura quale organo superiore per decidere nel merito: 《Per quanto ci riguarda, io credo che visto e considerato che ancora una volta la prefettura ha aspettato un atto del genere, io chiedo il chiarimento. La prefettura ci deve chiarire se Gambino è legittimato a governare, oppure, no. Nell’interesse della città gli atti che loro stanno facendo devono essere tutti legittimi. La prefettura in questo momento dovrà prendere subito una decisione e dirci se Gambino è legittimato, oppure, no》.
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