Trema ancora la maggioranza consiliare al Comune di Castel San Giorgio.
All’alba di oggi gli agenti della Guardia di Finanza di Salerno hanno tratto in arresto anche un componente del parlamentino cittadino. In manette è finito l’avv.Alfonso De Vivo, imprenditore nell’azienda di famiglia, la Facom gas con sede a Siano. Stando alle accuse l’imprenditore finito in carcere avrebbe corrotto con delle tangenti sia i giudici della commissione tributaria sia i due dipendenti, tutti arrestati. Alla Facomgas grazie all’azione di corruttela sarebbe stata cancellata una cartella esattoriale da 8 milioni di euro. A piede libero ma indagato Giuseppe De Vivo, padre del consigliere comunale arrestato e patron della nota azienda.
De Vivo, consigliere comunale di maggioranza, fu eletto al consiglio comunale di Castel San Giorgio nel giugno del 2017 con ben 533 preferenze. Il suo arresto ha scosso non poco gli ambienti politici sangiorgesi anche se i fatti che lo vedono coinvolto esulano dal contesto amministrativo locale. Nei mesi scorsi la maggioranza Lanzara era già stata scossa dall’avviso di garanzia notificato all’assessore Giovanni De Caro nell’ambito di un’indagine svolta sempre dalla Guardia di Finanza e riguardante lo scandalo dei falsi titoli per bidelli, indagine tutt’ora in corso. Due vicende estranee alla politica ma che tuttavia la coinvolgono, l’etica e la morale dovrebbero essere garantite sempre e a tutti i livelli , soprattutto da chi ricopre ruoli istituzionali.
Redazione