“Non sono incompatibile e porterò avanti, come ho sempre fatto, nel rispetto di tutti, la mia campagna elettorale. Voglio tranquillizzare i miei tanti sostenitori ma anche i miei avversari politici, il contenzioso con il Comune, per giunta conclusosi con una sentenza del tribunale in mio favore, non pregiudicherà il mio impegno per il paese, né tantomeno la mia elezione a sindaco, e dirò di più, appena mi liquideranno tutto darò i soldi in beneficenza”.
A fare chiarezza ed a sgombrare il campo dalle tante illazioni di radio marciapiede è proprio Gaetano Montalbano, già sindaco di Nocera Superiore dal 2001 al 2014 e dopo cinque anni di stop di nuovo in corsa per riconquistare la carica. A far discutere, in questi giorni, è la causa vinta da Montalbano proprio nei riguardi dell’Ente Comune per la mancata corresponsione del trattamento di fine mandato oltre al ricalcolo di tutte le spettanze. I fatti risalgono al 2014 quando Montalbano, al termine del suo mandato chiese al Comune il pagamento del trattamento di fine mandato. “L’ufficio del personale preparò la determina di liquidazione per circa 15 mila euro – ricorda Montalbano- ma poi fu revocata adducendo motivi poco chiari”. Subito dopo dal Comune partì una richiesta di risarcimento per 23 mila euro per indennità indebitamente ricevute da Montalbano dal 2007 al 2014. Di qui l’inizio del contenzioso.
Montalbano richiese ed ottenne tutti i cedolini emessi dal Comune di Nocera Superiore con gli importi che aveva incassato, dando così mandato ad un avvocato per le verifiche. Furono riscontrate numerose anomalie tanto è vero, che pur decurtando i 23 mila euro -come risulta dalla sentenza, andando le cifre a compensazione- il giudice del lavoro Mancuso della seconda sezione del Tribunale di Nocera Inferiore con sentenza n. 2144 pubblicata il 20 dicembre 2018, ha condannato il Comune di Nocera Superiore a corrispondere all’ex sindaco la somma di oltre 51 mila euro, di cui 15 mila per il rapporto di fine mandato e ben 35 mila dovuti alla differenza tra le spettanze percepite e quelle effettivamente dovute, cifra che lo stesso Montalbano ignorava di dover percepire. “Se al Comune non avessero fatto inutile ostruzionismo alla mia legittima richiesta – afferma Montalbano – oggi l’Ente non dovrebbe versarmi tutti questi soldi, oltre a dover pagare tutte le spese legali e gli interessi maturati, per una cifra che supera i 70 mila euro. Il 13 marzo scorso, non contenti della sentenza del Tribunale, la giunta comunale, assente il sindaco, ha dato mandato ad un legale per fare opposizione alla sentenza, spendendo inutilmente altri soldi dei cittadini. Una storia – conclude Montalbano – che nonostante le malelingue non avrà alcun peso nelle campagna elettorale.
Io e le mie tre liste siamo pronti a confrontarci sui programmi e sui progetti per la città”.
L.T.