Asl Salerno, da gennaio stop assunzioni infermieri e operatori , arriva la nota della Fisi

Il Tar interviene.

È stata impugnata la delibera predisposta dalla Asl di Salerno al Tar di Salerno tramite ufficio legale rappresentato dall’avvocato, dottoressa Pelella Antonella, inoltre dichiara il responsabile della FSI-USAE Rolando Scotillo, per eccesso di potere per presupposti erronei, carenza di istruttoria e motivazione, illogicità manifesta e travisamento.

Questo è quanto dichiarato dal sindacato della Fisi: “In una azienda sanitaria, che si voglia chiamare tale, debbono coesistere tecnologie all’avanguardia e personale in numero adeguato qualificato al tipo di assistenza che si vuole erogare”.

“Il piano triennale di assunzione ed il fabbisogno di personale, ovvero di quanto personale ha bisogno una azienda sanitaria, viene calcolato attraverso indici di riferimento nazionali che collocano precisamente medici, infermieri, tecnici ed operatori specializzati nei servizi e nei reparti preposti alla diagnosi, cura ed assistenza di una intera popolazione. Metodologicamente, per predisporre un fabbisogno di personale, si passa prima da “un assestamento” del personale esistente, in base anche alle condizioni di salute, per poi calcolare le carenze effettive per profilo e per mansioni prima di predisporre un “fabbisogno” quanto più vicino al reale e comunque sufficiente in un triennio alle esigenze dell’azienda.

Inoltre viene sottolineato che: “la norma, ma a Salerno – come in tutta la Regione Campania – si ragiona probabilmente, più che con il cervello, con lo “stomaco” e per esigenze di clientelismo politico connesse ad esigenze personali di qualcuno si lasciano le esigenze dei pazienti e dell’utenza all’ultimo posto. Infermieri, Fisioterapisti, OSS che svolgono mansioni amministrative e di “segretariato” a dirigenti. In carico al pubblico con anni di esperienza messi da parte ed in attesa di nuova collocazione per fare spazio a ditte di manutenzione esterne. Personale addetto alle pulizie, servizio anche questo esternalizzato, a cottimo e perennemente ad orario ridotto, personale di ausiliariato – anche questo esternalizzato – in sostituzione di personale OSS anche questo ad orario ridotto e con mansioni dubbie.

Assunzioni in ditte esternalizzate sotto il mirino della magistratura per gravi e malsane connessioni “condiscono” una conduzione della cosa pubblica improntata non all’efficienza ed alla efficacia ma ad uso e consumo proprioo di qualche amico. Questa è la realtà. Come pure è reale che dal 1 gennaio prossimo, con graduatorie di mobilità aperte e valide per Oss ed Infermieri, non sarà possibile assumere più altro personale poiché con un fabbisogno di 97 persone di comparto in 3 anni e con nessuna previsione di assunzione di personale oss, difficilmente ci sarà scorrimento delle graduatorie in vigore, asl rimarrà a corto di Infermieri e con una perenne assenza di personale oss. Abbiamo tutelato diversi operatori sanitari presenti nelle graduatorie di mobilità danneggiati da questo fabbisogno predisposto dalla ASL che – se non impugnato – sarebbe stato la tomba definitiva delle graduatorie di mobilità.

Adesso si attendono gli esiti di questo ricorso e si invita ai presenti nelle graduatorie di mobilità per oss ed Infermieri predisposte dalla asl di Salerno a contattare Fisi, per avere notizie in merito, in tal caso di poter protestare insieme su queste scelte a Fisissurde a tutto danno dell’utenza e degli aspiranti alla mobilità.

Dopo la stabilizzazione di personale precario, pari a qualche decina di operatori, difficilmente quindi sarà assunto altro personale ed è strano che nessuna altra organizzazione sindacale, comprese le organizzazioni sindacali che si reputano rappresentative degli infermieri, abbiano ricorso contro questo scempiovche rappresentino altri interessi? Nel frattempo assistiamo a gravi carenze negli Ospedali ed agli sportelli di front – office (pagamento ticket, esenzioni, scelta e revoca medici di base. La quale cosa non consente al personale preposto di lavorare in tranquillità ed irrita l’utenza, mentre negli uffici del potere vi è abbondanza di personale che invece di dare risposte all’utenza disimpegna mansioni di segretariato politico e clientelare”.

In fine la nota si conclude con una
domanda: “Ma dove vogliamo arrivare?”

Sonia Angrisani

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