Continuano le pubblicazioni di Giuseppe Fattore su Nuceria, stavolta lo scrittore nocerino ha focalizzato la sua attenzione sulla Nuceria del I° secolo dopo Cristo.
Il libro si occupa della vita quotidiana dei nocerini: costumi, magistrature locali ed economia. Sarà in uscita alla libreria Ubik in corso Vittorio Emanuele II domani sera.
L’autore descrive con dovuzia di dettagli le varie attività dei nocerini, in una città a pieno titolo romana che, per bellezza e complessità, era diventata una piccola Roma. Dal foro, centro dell’attività politico, economica e religiosa, situato nell’area dell’ex mercato Boario di Nocera Superiore, alle tufare di Fiano nell’attuale Nocera Inferiore, dove si estraeva un particolare tufo grigio-bruno, il tufo nucerino. Insomma, Nuceria comprendeva a quel tempo ciò che oggi conosciamo come agro nocerino – sarnese ed era città ordinata rispetto alla confinante Pompei che, lo stesso autore definisce, come Las Vegas.
Tantissimi sono gli aspetti del quotidiano descritti nel libro. Il cibo e le bevande, in particolare il cipollotto nocerino, le aziende di attività venaliciaria, la propaganda elettorale, i riti religiosi e la magia.
È solo in questo periodo che viene usato il nome di Nuceria, latinizzando quello di Nuvkrinum, diventato poi Nuvkrinum Alafaternum e successivamente Nuceria Alfaterna. La città fedele a Roma diventò quindi Nuceria.
Ricca la bibliografia del libro, da Antonio Pecoraro all’Ager Nucerinus di Esposito, passando alla rilettura della tabula giocondiana di Camodeca, Nuceria, Alfeno Varo, e l’Origo dei Vitellii.
gc
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