Prende vita il progetto “MiColtivo nei quartieri”, il sogno dei ragazzi del Punto Lab, associazione Arci ragazzi del territorio, per dare nuova vita agli spazi sociali dei quartieri e delle periferie della città.
«Il progetto “MiColtivo” è partito lo scorso anno, iniziando dall’orto di Terravecchia, grazie alla concessione delle associazioni del dott. Montinaro e di Carmine Zarra – racconta Rossella D’Alessio, socia del Punto Lab e tutor del progetto – ma il nostro sogno è quello di creare orti e giardini sociali nei punti più dimenticati della nostra città».
L’obiettivo iniziale del progetto era di valorizzare cinque quartieri periferici di Nocera Inferiore e anche se spending review e fiscal compact non lasciano molto margine ai comuni per investire in cultura ed ambiente, il progetto ha subito trovato il placet dell’assessorato alle politiche giovanili e culturali di Federica Fortino. Si partirà da un solo quartiere, cercando poi successivamente di riuscire a coprire tutta la città, con la ricerca di fondi o donazioni.
«È molto importante per la cittadinanza tutta, soprattutto per le nuove generazioni – afferma l’assessore Fortino – poter valorizzare i beni e gli spazi che appartengono all’intera comunità, salvaguardandoli. Questa è l’occasione per sentirsi parte attiva. La cosa più importante è che questa valorizzazione parta proprio dai giovani. Per questo ringraziamo il Punto Lab per il lavoro svolto, auspicando una sempre maggiore sensibilizzazione collettiva per la valorizzazione delle nostre strutture e dei nostri spazi».
Si inizia da San Mauro, dalla piazzetta sul laghetto all’altezza della rotonda, coinvolgendo negozianti, abitanti del quartiere, comitati e associazioni.
Il 2 giugno, alle ore 17.30 inizierà un tavolo di co-progettazione: i partecipanti al tavolo, supportati da tecnici e agronomi, collaboreranno per “disegnare” il loro giardino sociale, che prenderà forma la mattina seguente, domenica 3 giugno, a partire dalle 10.00. Una volta realizzato lo spazio sociale e lanciato le attività, saranno poi gli stessi abitanti e le associazioni che sottoscrivono una “dichiarazione di responsabilità” a prendersene cura.
«Attraverso la creazione di queste green-zone – continua D’Alessio – crediamo di poter favorire l’inclusione sociale dei soggetti svantaggiati residenti in tali zone, creando un’alternativa possibile e reale, favorendo una sinergia tra i quartieri, permettendo una reale fruibilità degli spazi e la diffusione di uno stile di vita eco-sostenibile, limitando allo stesso tempo sprechi e incentivando la creazione di giardini sociali».
Il progetto è stato reso possibile grazie al contributo di Sodalis CSV Salerno – Centro Servizi per il Volontariato per il MAP 2017 e al patrocinio del comune di Nocera Inferiore.