La fusione della discordia.
Sabato 26 maggio si terrà il primo seminario per il Comune Unico di Nocera: dalle 9 alle 12 alla biblioteca comunale Aldo Moro di Nocera Superiore.
Diversi i relatori presenti: consiglieri regionali, consiglieri comunali e rappresentanti del coordinamento nazionale sulla fusione dei comuni. Al seminario sarà presente, come da locandina, solo il sindaco di Nocera Inferiore Manlio Torquato, mentre del primo cittadino di Nocera Superiore Giovanni Maria Cuofano non vi è traccia, sempre leggendo la locandina nemmeno di un suo delegato.
Su quest’ultimo aspetto è già scoppiata la polemica, poiché mancherebbe una rappresentanza di Nocera Superiore. Il tema investe anche la cittadina dell’antica Nuceria Alfaterna e pur essendoci Pasquale D’Acunzi imprenditore di Nocera Superiore, si sperava almeno nella rappresentanza locale dell’attuale governo cittadino.
Una fusione caldeggiata dal Comitato Pro Referendum, ma che vede un percorso ad ostacoli. Nonostante i tanti dibattiti e gli incontri tenuti tra le due Nocera, c’è chi sostiene per varie ragioni la necessità di non procedere alla fusione.
In effetti non tutti i cittadini di Nocera Superiore sono d’accordo, anzi, ultimamente anche su Nocera Inferiore i pareri sulla fusione sembrano essere mutati. Se da un lato un eventuale referendum consentirebbe ai cittadini di esprimersi definitivamente sulla fusione, dall’altro è chiaro l’intento di non riunire le due città e di non attuare nemmeno lo strumento referendario. In rete su facebook è nato da poco tempo anche il gruppo “Comitato per il NO alla fusione“, un segnale chiaro e divergente dal proponimento referendario che si sta attuando.
Quali sono le ragioni del NO? Difficile poterle elencarle, sono però diffuse in vari commenti sui social, ma per non commettere errori di divulgazione, ci asteniamo dal farlo. Il Comitato per il NO è solo sul fb e non ha proceduto al momento ad una costituzione fisica, quindi non ha argomentato in modo organico e contrapposto tutti i punti del dissenso. Su questo aspetto attendiamo notizie in merito che saremmo disposti a pubblicare.
Giuseppe Colamonaco
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