Sempre più “pronti a cuocere” sulle tavole dei salernitani. Aumentano, specie nelle macellerie, i piatti gourmet già pronti e che l’acquirente deve solo infornare. Una tendenza in forte aumento e che vede la scelta nel 70% dei casi da parte di un pubblico, specie di donne, al di sotto dei quarant’anni, mentre in ascesa, spesso più per curiosità, quello al di sopra di questa soglia di età. I pronti a cuocere vengono scelti come ricorda Matteo Accurso, presidenti della Federcarni Salerno, l’associazione che raggruppa i macellai, “non solo perché si risparmia tempo per l’acquisto degli alimenti e la preparazione della pietanza ma spesso si risparmia anche in termini di prodotti alimentari. In pratica, si fa prima e si utilizzano solo le quantità necessarie, senza avere avanzi né sprechi , oltre che mangiare piatti gustosi e di qualità”.
In media con la preparazione dei piatti pronti a cuocere si risparmiano anche due ore, tra l’acquisto degli ingredienti e il confezionamento del piatto e si impiegano solo dai 15 ai 40 minuti per la cottura. Un risparmio notevole soprattutto per donne che lavorano e che incuriosiscono anche le nonne che ne acquistano sempre di più. Nei periodi estivi vanno maggiormente i piatti a base di carni bianche, in quelli invernali trionfa la carne rossa. Tra i piatti che più acquistati i carpacci, i crudi di carne, i polpettoni, cotolette di pollo ripiene, fagottini con la provola, le torte di macinato ripiene, per citarne alcuni.
Sempre più le macellerie, quindi, diventano vere e proprie gastronomie ed emerge la necessità di formare gli operatori del settore ad una nuova attività anche a favore dei consumatori. Per i macellai è necessario acquisire nuove abilità per assecondare questa nuova tendenza, tanto che sono necessari corsi di formazione. Ad ideare l’ultimo corso di “Baccer profession”, la Federcarni della provincia di Salerno che a San Mango Piemonte ha organizzato un evento formativo.
In cattedra sono saliti i maestri macellai salernitani Antonietta Provenza, Pietro e Antonio Pironti, Massimiliano Elia, Giuseppe Longo, Antonio Cristiano, Raffaele Carfagna, Giuseppe Quaranta, Francesco Schiavo e Vincenzo Oliva. A tenere i corsi anche il maestro Giovanni Iorio della Federcarni Napoli e Alberto Rossi della Federcarni Toscana. Le lezioni si sono svolte alla presenza del presidente nazionale Ferdercarni, Maurizio Arosio.
Il corso, al quale hanno partecipato oltre 170 operatori, è iniziato con una lunga lezione tenuta dal responsabile veterinario dell’Asl Salerno, Ciriaco Riente, ha incentrato la lezione sulla tracciabilità e l’importanza della conoscenza dei singoli ingredienti e della manipolazione durante la preparazione dei piatti. Poi le singole lezioni sulla trasformazione delle carni bianche e delle carni rosse in preparati pronti a cuocere. Con circa una trentina di tagli di carne sono stati preparati un’ottantina di piatti gourmet pronti per essere venduti in macelleria per la clientela che non ha tempo di preparare piatti elaborati ma vuole comunque mangiare bene. A fine giornata, i piatti preparati sono stati donati alla mensa dei poveri della chiesa del Gesù Redentore a Salerno.
“Questa è una delle tante occasioni e altre ne seguiranno in provincia di Salerno – ha ricordato Accurso, ideatore dell’evento -. Abbiamo voluto puntare sulla formazione anche sotto il profilo igienico sanitario per migliorare i già alti standard qualitativi del settore. La tracciabilità, in particolare, è l’arma vincente contro i raggiri, spesso pericolosi, ai danni dei consumatori. E siamo proprio noi macellai in prima fila per assicurare qualità e salubrità di quello che proponiamo alla clientela. La scelta di formare gli operatori anche alla gastronomia rientra nel progetto più complessivo di ampliamento delle attività del nostro settore per una maggiore redditività e sviluppo di impresa in un mercato che richiede sempre più piatti pronti e di qualità”.
Salvatore De Napoli da la Città
