E spuntano anche i rifiuti tossici.
EBOLI. È una pista investigativa ancora tutta da approfondire quella che si sta sviluppando lateralmente all’inchiesta sulle droghe che ha scoperto l’attività delle due associazioni per delinquere dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti, ed emersa grazie ad una intercettazione telefonica.
A parlare a telefono sono Roberto Benicchi, il capo dell’associazione della gang di spacciatori con epicentro Bellizzi e un suo fidato affiliato, Guglielmo di Martino. I due parlano di rifiuti tossici da trasportare in alcune campagne di Eboli e in provincia di Brindisi a Fasano. A telefono i due arrestati parlano parlano di diversi camion da trasportare. Un programma su cui costruire un business da 50.000 a 100000 a camion come dice Guglielmo Di Martino e lo rassicura che per questo affare “se ci vogliamo parlare con la persona interessata ci stanno le amicizie per poter fare questo”.
Poi il solito tran tran di discussione su chi teneva l’imprenditore con problemi di scaricare e chi aveva i terreni a disposizione. Per il gip al momento è emerso un programma dell’attività che si voleva realizzare in quanto Di Martino avrebbe comunicato a Benicchi la disponibilità da parte di alcune persone che lo avrebbero contattato affinché si interessasse per trovare imprenditori disposti a sversare rifiuti tossici. Benicchi si mostrava interessato anche se in via ipotetica.
Al momento quindi non sussistono gravi indizi di colpevolezza ma è una strada ancora tutta da battere da parte degli investigatori, dei Carabinieri e del PM Vincenzo Montemurro che potrebbe portare a interessanti sviluppi in altri settori. Per questa vicenda è indagato oltre che di Martino anche una terza persona, di Eboli.
Salvatore De Napoli – La Città