La Storia del Primo Maggio

Il Primo Maggio, data della Festa del lavoro e dei lavoratori, nasce a Parigi nel 1889 ma trae spunto dai fatti di Chicago del 1886.

Qui, proprio il primo maggio, fu indetto uno sciopero generale. In tutti gli Stati Uniti in migliaia scesero in piazza per rivendicare condizioni di lavoro più umane: a metà Ottocento non era raro che i turni arrivassero anche a 16 ore al giorno e i casi di morte sul lavoro erano abbastanza frequenti. La protesta andò avanti per tre giorni e il 4 maggio culminò in una e propria vera battaglia tra lavoratori e agenti di polizia. Undici persone persero la vita in quello che sarebbe passato alla storia come il massacro di Haymarket.

I lavoratori in sciopero si ritrovarono in protesta all’ingresso della fabbrica di macchine agricole McCormick: la polizia apre il fuoco e ne uccide due. Insorgono gli anarchici locali: il giorno dopo durante i cortei scoppia una bomba che provoca la morte di sei poliziotti e una cinquantina di feriti. Per tutta risposta gli agenti sparano sulla folla. Nessuno ha mai saputo né il numero complessivo delle vittime di quella giornata né chi sia stato a lanciare la bomba. Si sa però che fu il primo attentato dinamitardo nella storia degli Stati Uniti.

Circa tre anni più tardi (20 luglio 1889), a Parigi, durante il primo congresso della Seconda Internazionale (l’organizzazione creata dai partiti socialisti e laburisti europei) fu lanciata l’idea di una grande manifestazione per chiedere alle autorità pubbliche di ridurre a 8 ore la durata della giornata lavorativa. Nella scelta della data si tenne conto proprio degli episodi di Chicago accaduti del 1886 e si stabilì che la Festa del lavoro o dei lavoratori, si celebrasse il Primo Maggio.

L’iniziativa divenne un simbolo delle rivendicazioni operaie, di lavoratori che in quegli anni lottavano per conquistare diritti e condizioni di lavoro migliori. Varcò i confini francesi e, nonostante la risposta repressiva di molti governi, il 1° maggio del 1890 (prima, vera manifestazione internazionale) registrò un’altissima adesione.

Dal 1947 la Festa del lavoro e dei lavoratori divenne ufficialmente festa nazionale italiana e attualmente il Primo Maggio è giorno di festa nazionale in molti Paesi: da Cuba alla Turchia, dal Brasile alla Cina e poi Russia, Messico e diversi Paesi dell’Unione europea. Stranamente non lo è proprio negli Stati Uniti, il Paese da cui tutto cominciò. Negli Usa la Festa dei lavoratori si celebra il primo lunedì di settembre.

Anche in Italia la data del primo maggio è bagnata dal sangue. La mattina del 1 maggio 1947 in Sicilia, da Piana degli Albanesi, San Cipirello e San Giuseppe Jato, più di duemila tra contadini e braccianti con le loro famiglie, si incamminano verso Portella della Ginestra per celebrare la festa dei lavoratori. Poco dopo le dieci, mentre è in corso il comizio, si sentono i primi spari. Non sono mortaretti esplosi per la festa, come qualcuno crede in un primo momento: sono fucili e mitragliatrici che fanno fuoco su una folla inerme. Il bilancio è di 11 morti e oltre 30 feriti: è la prima strage della storia della Repubblica.

La tradizione del Concerto.
Il Primo maggio 1955 papa Pio XII istituì la festa di San Giuseppe lavoratore, perché tale data potesse essere condivisa a pieno titolo anche dai lavoratori cattolici. Dal 1990 i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil organizzano a Roma il ‘concertone’, rivolto soprattutto ai giovani: si tiene in piazza San Giovanni, dal pomeriggio a notte, con la partecipazione di molti gruppi musicali e cantanti, ed è seguito da centinaia di migliaia di persone, oltre a essere trasmesso in diretta televisiva.

Il 1 maggio è festa nazionale; è una delle più importanti solennità civili della Repubblica. Lo è per una scelta fatta sulla base della Costituzione repubblicana, la quale pone il lavoro a principio base della comunità, centro vitale dell’attività umana. “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro…” così recita l’articolo uno della Costituzione. Per dare un riconoscimento a chi con il lavoro ha svolto una missione utile alla collettività diventando esempio prezioso per le nuove generazioni.
L.T.

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