Interruzione di gravidanza: una triste realtà italiana

Un Paese, il nostro, civilizzato e moralista. Da noi si usa moltiplicare gli spot sui metodi anticoncezionali, si danno informazioni su come fare sesso protetto, riducendo la possibilità di contrarre malattie e gravidanze indesiderate, ma mai si parla della vita che poteva essere e mai sarà.

In questa ottica aumentano i consultori in cui dottori, sterili e sterilizzati, consigliano alle mancate mamme la prassi più opportuna per togliersi quell’impiccio dallo stomaco, metaforicamente parlando e non tanto.

I dati non sono confortanti, circa 290 bambini al giorno in Italia non nasceranno mai e altrettante madri vivranno  il ricordo di qualcosa che segnerà  per sempre la loro vita, in modo negativo.

E’ l’egoismo a dettare le regole e a dare a certe donne adulte – almeno sessualmente – più diritti di quanti ne possa avere un feto indifeso, che non avrà mai possibilità alcuna di urlare al mondo la sua voglia di vivere.

Sonia Angrisani

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