Ed è l’ora del “micro contrabbando” di sigarette tra Salerno, l’agro nocerino e il torrese.
Non ci sono solo le grandi organizzazioni a vendere le “bionde”, i tabacchi lavorati esteri importanti illegalmente. Sono sempre più naviganti a vendere sotto banco le sigarette che nascondono durante la navigazione e poi vendono al molo ai “contatti” che hanno a terra. Micro vendite, massimo 10-20 stecche alla volta, a più acquirenti. Un caso di questi potrebbe essere quello scoperto nelle scorse ore dai finanzieri del gruppo di Salerno. I militari del capitano Carmine Bellucci, comandante del secondo nucleo presso il porto, stavano osservando una donna che caricava delle borse in un’auto, ferma all’interno del porto. Un fare sospetto e così la decisione di fermarla: bloccata al varco è stata identificata. La donna, residente a Torre Annunziata, aveva nel borsone quattro chili di “bionde”, pari a 20 stecche.
Due giorni prima, un tunisino allo sbarco dalla motonave che collega il Nord dell’Africa con Salerno è stato controllato i militari hanno scoperto due chili dei pericolosi pacchetti “Cheap White”, sigarette prodotte all’estero e non importabili nell’Unione europea. Tabacchi comprati probabilmente nei pressi del porto tunisino.
Operazioni similari anche in provincia. Altro sequestro, infatti, lo hanno eseguito i finanzieri della compagnia di Scafati, agli ordini del capitano Nunzio Napolitano, che hanno colto un uomo nel centro di Sarno, con precedenti di polizia con mezzo chilo di sigarette di diverse marche, destinato al mercato locale del cosiddetto “porta a porta”. I finanzieri della compagnia di Nocera Inferiore diretti dal capitano Raffaele Ginnico, hanno controllato a Pagani un circolo ricreativo e, come in altri casi similari, all’interno poco più di due stecche di sigarette di contrabbando in vendita ai soci.