«Guarda caso, come capita spesso, l’incidente è accaduto il primo giorno di lavoro».

All’attacco della Cgil, dopo l’incidente che giovedì ha causato il trancio della mano sinistra di un 62enne operaio di Nocera Superiore mentre stava lavorando con una sega in una ditta dell’area industriale di Fosso Imperatore. Arturo Sessa, segretario provinciale della Cgil Salerno sostiene: «L’assenza del sindacato determina le condizioni di mancata sicurezza e a pagarne le conseguenze sono i lavoratori. Ci costituiremo parte civile a difesa del lavoratore in un eventuale processo». E Luigi Vicinanza della Cisal: «Siamo disponibili a costituirci parte civile nel processo che si terrà sulla vicenda. Un episodio simile è accaduto lo scorso mese di luglio a Scafati. In questa campagna elettorale il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro è stato snobbato.».

Sessa aggiunge: «E’ utile una riflessione su tutta l’area da parte del mondo sindacale e sarebbe auspicabile e necessario che a livello confederale si prenda atto di ciò che sta accadendo per sollecitare le istituzioni preposte ad un capillare controllo su aziende che il più delle volte fanno in modo che il sindacato resti fuori dai cancelli. Come Cgil, subito dopo le elezioni, avvieremo un’operazione di sensibilizzazione su tutti i Pip». A nome dell’azienda dove si è verificato l’incidente parlano gli avvocati Raffaele Guerritore e Rita Califano: «Il macchinario è perfettamente a norma. L’incidente è avvenuto il primo giorno di lavoro, durante l quale l’operaio doveva solamente guardare come un suo collega operava sul macchinario. A fine lavoro, l’operaio, spontaneamente, ha realizzato il taglio di una fascia di legno e si è tranciato la mano. L’azienda rimarrà vicina al suo dipendente infortunato e ci sono buone possibilità che riprenda l’uso della mano tagliata grazie alle cure dell’ospedale “Pellegrini”». L’inchiesta è diretta dal pm Roberto Lenza.

Salvatore De Napoli – La Città