Torquato chiede scusa per il patatrac generato dalla nomina degli scutatori

Utilizza Facebook il sindaco Manlio Torquato per chiedere scusa per il «patatrac» in cui si è evoluta la scelta degli scrutatori a Nocera Inferiore.

Dopo mesi di assenza dal social network, il primo cittadino rianima il suo account e scrive: «La questione degli scrutatori. Per la prima volta abbiamo voluto dare spazio a disoccupati e giovani non occupati anziché il precedente sorteggio che consentiva anche a chi aveva uno “stipendio” di fare lo scrutatore . Lo abbiamo deciso tutti insieme in commissione elettorale. Secondo l’ordine di arrivo delle domande non sapendo quante ne sarebbero arrivate (se cioè in numero sufficiente rispetto ai posti disponibili 190 effettivi + 190 supplenti, o meno). Non immaginavamo che sarebbe successo un mezzo patatrac a dispetto di una iniziativa giusta. E abbiamo sbagliato a non prevedere che ci sarebbe stato chi avrebbe mancato dell’elementare buon senso nel far presentare a più di un componente della propria famiglia ( che ne avesse i requisiti) la domanda (anche se si tratta di pochi casi sui 190). Ci scusiamo di questo, anche se non è dipeso certo dalla volontà della Commissione, anche se, comunque, per la prima volta giovani o meno giovani non percettori di reddito, hanno la possibilità di assolvere una funzione per poche centinaia di euro. La prossima volta sorteggeremo anche tra quanti presenteranno domanda a parità di requisiti. Aggiusteremo il tiro. Abbiamo sbagliato, un po’…».

Un’ammissione sottolineando, però, la bontà dell’idea iniziale. Ad un cittadino che commentava l’operazione in sé (“Le cose o si fanno per bene o meglio non farle per evitare gaffe, così facendo fate avere dei dubbi sulla serietà dell’operazione”), il sindaco ha risposto: «Non condivido. Così abbiamo consentito comunque a qualche centinaio di persone che non hanno reddito proprio di essere scrutatori e guadagnare qualcosa, rispetto a qualche caso decisamente inopportuno. Faremo meglio.».

Al centro la nomina di tre componenti di uno stesso nucleo familiare: un evento possibile con il sistema della nomina rispetto al protocollo della domanda. Un sistema che era stato criticato rispetto al primo proposto, quello del sorteggio. Il gruppo degli attivisti Cinque stelle aveva scritto: «Dopo anni d’immobilismo pareva che l’amministrazione Torquato bis, stimolata anche da una nostra proposta, avesse avuto un sussulto di buonsenso, decidendo di dare precedenza a disoccupati e studenti senza reddito nella scelta degli scrutatori per le elezioni del 4 marzo 2018. Purtroppo, dobbiamo constatare quanto anche quest’iniziativa sembri un bluff mascherato da buona intenzione. Anziché fare un sorteggio tra gli aventi diritto con priorità, quindi tra coloro che hanno compilato e protocollato la domanda in quanto appartenenti alle categorie disagiate summenzionate, i nostri amministratori hanno pensato di scegliere gli scrutatori in base alla presentazione delle domande in ordine cronologico, mettendo così anche a rischio tutta l’operazione per eventuali ricorsi che potrebbero essere presentati proprio in merito al criterio utilizzato. Non vorremmo pensare male ma è inevitabile, ci chiediamo se per caso possano essere stati favoriti coloro che, eventualmente, abbiano ricevuto una “soffiata”da qualcuno che liinvitava a presentare domanda velocemente, in modo da rientrare tra i primi in elenco. Solo un’ipotesi, sia chiaro, ma alquanto plausibile e largamente condivisa tra i cittadini, come si evince dalla foto allegata che include alcuni commenti presenti su Facebook. Inoltre, non si comprende con quale criterio siano stati inseriti i nominativi di chi ha inviato la domanda a mezzo PEC (posta elettronica certificata), se siano stati rispettati l’orario e il giorno di ricezione e inseriti i richiedenti in ordine cronologico anch’essi. Insomma siamo alle solite:troppe ombre celate dietro una finta trasparenza e un approssimativo senso di giustizia». In altri comuni dove è stato adottato il sorteggio per la nomina degli scrutatori il metodo è stato, invece, aspramente criticato.»

Va forse ricordato che nessuna norma vieta a figli di dipendenti comunali di partecipare alla scelta né limita a più componenti di una stessa famiglia a partecipare. Del resto, in astratto è possibile anche che con il sorteggio possano essere nominate più persone della stessa famiglia. Altro è il limite di reddito per partcipare che avrebbe consentito ai più bisognosi di essere scelti. il sorteggio rimane comunque il metodo migliore di scelta più sicuro.

S.D.N. – RTAlive

loading ads