Una mobilitazione senza precedenti, migliaia di persone, circa 3 mila, sono scese in piazza ieri sera per manifestare il proprio cordoglio.
CAVA DE’TIRRENI. Dolore ma anche la rabbia e l’indignazione per una morte assurda e crudele, quella toccata lunedì scorso alla giovane madre di Cava dei Tirreni, la 41 enne Nunzia Maiorino, brutalmente assassinata dal marito con ben 47 coltellate, oltre ai violenti colpi inflittigli al volto, completamente devastato. Alle 18.00 in punto il cuore della città metelliana si è fermato dinanzi al passaggio di un corteo silenzioso e ordinato, chiuso nel dolore, attonito dinanzi ad una tragedia così grande che ha scosso tutti.
Le foto di Nunzia sorridente, istantanee di un passato non lontano e felice, guidavano la fiumana di gente accorsa oltre che dalla città di Cava anche dai comuni limitrofi. Quelle foto raccontavano di una donna serena, una donna come tante, una donna che in apparenza viveva una vita normale, e che mai avrebbe immaginato che quell’uomo che 17 anni prima le aveva giurato amore eterno e che aveva promesso di amarla e rispettarla, proteggerla ed onorarla, l’avrebbe barbaramente martoriata in un raptus di furia assassina.
C’erano le associazioni che si sono mobilitate per organizzare la fiaccolata, gli amici, i familiari, i conoscenti, tanti giovani e tanti bambini, compagni di scuola dei figli della vittima e tanti, tantissimi cittadini. Istituzioni e gente comune, anche i passanti che per caso hanno incrociato il corteo, in silenzio hanno unito i loro passi a quelli della folla. Raggiunta piazza San Francesco, l’assordante silenzio è stato rotto solo da un lungo, lunghissimo e scrosciante applauso che ha segnato la fine di un momento di grande coinvolgimento e grande partecipazione popolare, voluto per condannare con fermezza l’ennesimo caso di femminicidio.
L.T.