Nocera Inferiore. Sacchetto selvaggio e premialità, Schiavo interroga l’assessore Piccolo

Il consigliere chiede maggior impegno per la lotta al sacchetto selvaggio.

La premialità ed il sacchetto selvaggio sono le due questioni poste dal dottor Alfonso Schiavo riguardo alla raccolta dei rifiuti. In una nota, lo pneumologo scrive: “Nonostante sia stato fatto un investimento per i sacchetti con il codice a barre, nulla si è fatto per combattere il “sacchetto selvaggio”. In allegato trovate anche le foto che testimoniano la situazione. Tutte scattate di domenica mattina, giorno in cui non dovrebbero nemmeno esserci i sacchetti per strada”.

Il consigliere di minoranza, continua: “Più volte abbiamo ripetuto e sostenuto che questo metodo non incentiva i cittadini, perché chi si comporta a norma di legge non paga di meno di chi non si applica nemmeno a differenziare. Riteniamo che debba essere applicato un metodo premiante per chi più e meglio differenzia, da scaricare in bolletta. Auspichiamo, inoltre, che in vista del cambio della dirigenza della Multiservizi, si possa programmare un’azione della partecipata nella direzione di trasformare i rifiuti realmente in una risorsa e non solo in uno slogan elettorale”.

L’INTERROGAZIONE

Oggetto: interrogazione all’assessore Federico Piccolo, delegato politiche per l’ambiente e il territorio

PREMESSO CHE:
– nel 2009 Nocera Inferiore aveva vinto il premio come Comune Riciclone, grazie agli ottimali percentuali di raccolta differenziata;
– dopo i due commissariamenti, la percentuale di differenziata era al 35% e dopo 4 anni di amministrazione Torquato era salito solamente di 2 punti percentuali;
– solo nell’ultimo anno è stata lanciata la raccolta dei rifiuti porta a porta, alzando la differenziata al 49,63%;
– è indispensabile istruire TUTTA la cittadinanza sulle nuove pratiche di differenziazione dei rifiuti;
– le buste con il codice a barre non mettono al riparo da coloro che abbandonano rifiuti in giro per Nocera, che non potranno essere mai perseguiti, mentre lo sono gli utenti che semplicemente non vanno a ritirare le buste con il codice a barre, anche se differenziano i rifiuti;
CHIEDO:
1) quanto è stato speso da questa amministrazione per passare al modello delle buste con il codice a barre;
2) quali sono gli obiettivi ecologico-ambientali che si è prefissata l’amministrazione con questo nuovo modello;
3) quali sono gli obiettivi culturali ed economici che si vogliono raggiungere;
4) con la nomina del prossimo dirigente della Multiservizi, quali prospettive di ottimizzazione ci saranno per trasformare “i rifiuti in risorsa”, come recitano gli sporadici cartelloni sponsorizzati dalla Regione Campania che si vedono per le strade della città.

Redazione

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