Scafati, i pentastellati: “Si chiama Acse si legge befana”

Il comunicato di Scafati in Movimento.

Questo inizio d’anno anche la befana è arrivata a Scafati . L’ACSE ci ha portato in regalo un debito da quasi mezzo milione di euro. Tanto ammonterebbe la transazione conseguente la rescissione con la società Publiparking alla quale era affidato il servizio di sosta a pagamento. Precisiamo che non è un risarcimento danni ma è il prezzo da pagare per dei costi, per noi esosi, sostenuti dalla publiparking che graverà sulle casse dell’ACSE, dunque dei cittadini. Nello specifico circa 115 mila euro è la cifra che andrà alla società casertana di cui 50 mila euro gia pagati la scorsa settimana, mentre altri 65 mila euro circa sarano pagati entro il prossimo Febbraio. 300 mila euro circa è il costo dei parcomentri. A questo punto ci chiediamo se ci sarà davvero un ritorno economico congruo a vantaggio della nostra cittadinanza. Non vorremmo che in questo modo fosse stata messa una ipoteca sulla gestione futura delle casse comunali. Ricordiamo che ora il servizio è ritornato nelle mani dell’ACSE per poter funzionare ha dovuto attingere a risorse umane, circa una quindicina di unità, dal servizio di raccolta rifiuti. I disagi e le problematiche rispetto questo spostamento di manodopera è sotto gli occhi di tutti: la città è quotidianamente sporca e vi è la mancanza di una corretta igiene urbana. Oltre al debito da pagare e la città sporca ci ritroviamo anche una quindicina di famiglie senza lavoro. Gli ex dipendenti di AIPA prima e Publiparking dopo, sono in mezzo alla strada con le loro famiglie. Non si è pensato a salvaguardare il lato occupazionale, i dipendenti sono gli unici rimasti “vittime”, seppur consapevoli, di una cattiva gestione politica senza alcuna certezza sul loro futuro. Ci auguriamo che siano state vagliate tutte le possibili altre alternative prima di procedere alla rescissione del contratto che ricordiamo, anche se non a titolo risarcitorio, graverà comunque sulle casse della nostra comunità, non vorremmo che ora per trovare le coperture per il pagamento di questa scelta si aumentino le tariffe della sosta che invece andrebbero riformulate non tanto per il costo ma per gli orari e le modalità. Ricordiamo che la sosta a pagamento e pur sempre un servizio e non una tassa sulla quale puntare per far quadrare i conti.
Il passato e il presente amministrativo ci hanno fatto questo bel regalo da mezzo milione di euro. Una gara per laffidamento della sosta per l’esternalizzazione del servuzio, che sembra non poteva essere svolta perché non c’erano i presupposti tecnici e regolari. In più ora una risoluzione del contratto che non vorremmo sia un rimedio peggiore del mal fatto e cattiva gestito da parte di Aliberti e company.
Un affidamento che la commissiome straordinaria ha giudicato non conveniente e quindi rescisso e che rischia di essere ancora meno conveniente. Chiediamo rassicurazioni sugli introiti che ci saranno per i quali è stato ritenuto congruo l’esborso di quasi mezzo milione di euro.

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