Definito dagli esperti l’erede di Caruso.
“Bruno canta e Venturini racconta”, gran galà della canzone napoletana al teatro comunale S. Alfonso Maria de’ Liguori, di Bruno Venturini accompagnato dall’orchestra Ensamble “Neapolis” del maestro Mauro Squillante, del quale è giusto tracciare una biografia e fare un exscursus della sua carriera. Bonaventura Esposito, nasce a Pagani il 01.12.1945, da Raffaele, commerciante di tessuti di origine napoletane a da Vittoria Fusco di Angri. All’età di dieci anni la famiglia si trasferisce a Roma a seguito di una malattia che affligge Raffaele, e che lo porterà al decesso. Per far fronte alle spese ed alle cure mediche Bonaventura con il fratello maggiore Giuseppe vende maglieria per i mercatini romani e per attrarre la clientela, il ragazzo canta, tanto che la sua voce attrae Mario Lanza che, si trovava li per caso insieme all’attrice Marisa Allasio e Renato Rascel con i quale stava girando delle scene del film Arrivederci Roma, Lanza lo incoraggia e lo incita a studiare canto per perfezionare la voce, nell’ occasione gli fa omaggio di 10 dollari autografandoli. Alla morte del padre con la famiglia torna a Salerno, ivi consegue la licenza media, poi il diploma da ragioniere. Prende parte come provetto cantante a spettacoli di beneficenza. Ma la dea bendata ribussa alla sua porta, casualmente, va abitare nel suo palazzo un’ex cantante lirica Olga Fanale, che lo presenta al maestro Giorleo che dopo averlo sentito cantare fissa subito le ore di lezione gratis e lo omaggia di un libro di solfeggio la Fanale conia così anche il suo nome d’arte. Grazie ad un amico del fratello debutta all’ età di anni 14 nell’ agosto del 59 alla Festa di Porta Capuana, ed è di nuovo lei la dea Fortuna che lo prende per mano e lui la segue con l’ incoscienza giovanile lo fa cantare dopo il già famoso Gino Latilla, con cui nessun partecipante aveva voluto confrontarsi. La fortuna gli arride e Bruno Venturini conosce Lello Esposito comproprietario di una casa discografica, e da li a poco lo farà approdare al Festival di Piedigrotta, da Salerno al Mondo, conosce tante personalità importanti da John Fitzgerald e Jacquelin Kennedy, Michail e Raissa Gorbaciov ndr. che fece innamorare sulle note di “dicitencello vuje”, e che presenziarono al Giffoni Film Festival, a patto che in primis Bruno fosse li ad attenderli, e poi ad allietarli con la sua voce. Fu il primo cantante straniero a cantare nella città proibita e a piazza Tienanmen, la visita all’ esercito di terracotta accompagnato tutto ciò sempre accompagnato da Deng Xiaoping e dalla figlia, e poi tanti giganti della terra fino a Papa Francesco. Grazie alla sua voce da tenorino come lui stesso ammette che lo accompagna fin da bambino ottiene numerosissimi riconoscimenti è grande ufficiale della Repubblica Italiana per i numerosi meriti artistici internazionali, insignito quale accademico classe Nobel dall’accademia delle lettere, scienze ed arti di Milano, e nel novembre del 2005 verrà nominato cavaliere dell’Ordine di Malta.
Al Teatro S. Alfonso, venerdì sera, ha intrattenuto una lunga chiacchierata con Franco Esposito, intervallando la stessa con 16 grandi successi dell’antologia della canzone classica napoletana, e chiudendo il tutto con O’ Surdato Nnammurato del maestro Califano, paganese anch’ etgli. Non sono mancati i momenti di emozione per Bruno Venturini ricordano il suo personale omaggio al maestro Caruso, ed ai tanti artisti conosciuti nella sua lunga e luminosa carriera da Latilla a Mina, da Villa a Mimmo Modugno, dal Maestro Sergio Bruni alla amicizia personale con la famiglia Venier ed all’ affetto che lo legava alla mamma della Mara nazionale, ed in ultimo un pensiero a Mike Buongiorno il saluto affettuoso a Pippo Baudo che ha anche scritto la prefazione del suo libro “Una voce che ha emozionato il mondo”. Ad apertura del concerto, il sindaco di Pagani Salvatore Bottone insieme al direttore artistico del teatro Carmine De Pascale ha conferito con approvazione unanime del Consiglio comunale di Pagani, al paganese Bruno Venturini la cittadinanza onoraria. A termine del concerto al sindaco Bottone abbiamo posto una serie di domande non sono sul concerto, ma anche sulla vita economico-politica di Pagani.
Come Pagani vive il ritorno di Venturini?
“E’ emozionante immaginare che un personaggio di rilevanza internazionale sia di Pagani è un grande orgoglio e onore per la nostra città che lui ha portato in giro nel mondo, perché ovunque andava diceva di essere di Pagani. Per noi è un grande momento ed un momento significativo della sua carriera. Finalmente si parla della Pagani artistica e non di cronaca “ Pagani accoglie Venturini come un suo figlio al di la di quelle che possono essere le cronache, è un motivo di vanto, è il simbolo ed il vanto della Pagani bene, produttiva, culturale ed onesta, una Pagani che Venturini vanterà ancora”.
Ci tracci un bilancio sul 2017 e su quello da fare nel 2018
“Abbiamo fatto tanto nel corso di questi tra anni di amministrazione al nostro insediamento abbiamo trovato una situazione che dire incredibile è dire poco inimmaginabile con una situazione economico-finanziaria al tracollo avevamo un comune al dissesto siamo riusciti a porre in essere un piano di riequilibrio e di risanamento, un dissesto superiore a quello degli altri comuni dell’ agro, dovuta alla negatività della riscossione dei tributi, numeri stratosferici in negativo inoltre l’ amministrazione ha trovato le condizioni per chiudere con il consorzio ed interagire con altri enti in questa fase temporanea per i servizio dei rifiuti e di essere già pronti con tutti gli atti presso il SUA della provincia di Salerno per indire una gara per l’ espletamento del servizio attraverso l’ esternalizzazione”.
Cosa augura all’On. Gambino per una sua eventuale candidatura alla camera dei deputati
“Tutto il bene che si possa augurare ad un avversario politico, io mi auguro da loro la stessa lealtà che ho io nei loro confronti”
Infine al Maestro Venturni, stanco ed emozionato per il concerto ha rilasciato solo una brevissima dichiarazione:”Sono soddisfatto emozionato e contento, sarà prossimo un ritorno, ma questa volta in piazza, la mia sarà come sempre la voce per il Mondo”.
Giovambattista Rescigno