La Città pone l’accento sulle Alpi. Continua l’inchiesta di Salvatore De Napoli.
NOCERA INFERIORE/PAGANI. Un anestesista supera i 190mila euro, un suo collega i 170mila euro, due i 110mila euro. Questi i medici primi in classifica chiamati a restituire l’attività libero professionale, l’ormai famosa Alpi (anche se proprio così non dovrebbe chiamarsi) eseguita nel 2012 e finito al centro dell’indagine della Corte dei conti. In questa classifica degli “uomini d’oro”, i primi 15 sono tutti anestesisti: uno ha ricevuto 90mila euro, altri due oltre 80 mila euro, uno sessantamila euro, quattro sui 50mila euro e altri tre tra i 20mila e i 40mila euro. Questi medici fanno parte dei 195 del Dea di Nocera /Pagani, che prestano servizio negli ospedali di Nocera Inferiore e di Pagani, raggiunti da una messa in mora emessa dalla corte dei conti sulla base di delibere i cui presupposti erano falsi, secondo le indagini dei carabinieri del Nas di Salerno. Altre posizioni sono per cifre nettamente inferiori, alcune migliaia di euro, che in un anno si riducono a pochi turni in più di servizio.
Ovviamente, sono cifre ingenti che colpiscono. Se tutto è vero, gli anestesisti sono stati sottoposti a turni massacranti di lavoro che per una mansione delicatissima, con elevati standard di attenzione e quindi di stress, come lo è quella loro, e con l’80% circa dei sanitari al di sopra dei 45 anni e centinaia di turni notturni alle spalle, non è certamente auspicabile per la tranquillità degli operativa e la stessa sicurezza dei pazienti. Se poi ci sono elementi di falso, allora la vicenda assume tutt’altra dimensione, paradossalmente meno grave dal punto di vista sanitario.
Vincenzo Stridacchio difende i colleghi
“I pagamenti ricevuti per l’Alpi e contestati -afferma Vincenzo Stridacchio dell’Aaroi, l’associazione degli anestesisti- sono stati realmente svolti dai anestesisti così come comprovati dai turni di servizio regolarmente firmati e vidimati dal direttore sanitario del Dea Nocera/Pagani nel 2012. La corte dei conti ci imputa anomalia amministrative di cui noi non abbiamo contezza”. Circola voce che queste firme sui documenti siano state disconosciute se non in toto, in parte.
L’Aaroi aveva chiesto assieme alla Cisl medici un incontro con il direttore generale e una commissione di verifica dell’intero lavoro svolto dalla prima commissione accertatrice delle presunte varie mancanze. Il direttore generale, Antonio Giordano, si è detto disponibile a tale commissione, nell’ottica di chiarire un problema che in verità si era manifestato assai tempo prima della sua gestione: per ora solo la Cisl medici ha presentato un elenco di posizioni di suoi iscritti (nessun anestesista e tutti per importi bassi) da rivedere. “L’Aaroi -afferma Stridacchio- è in stand by, in attesa di chiarire con gli iscritti cosa intendiamo fare tutti. Entro martedì, dovremo prendere una decisione e comunicheremo al direttore generale le nostre decisioni, compresa quella sull’astensione dall’Alpi che doveva entrare in vigore da martedì prossimo”.
Salvatore De Napoli – La Città di Salerno