Calcio: operazione calcio malato, Gdf controlla 41 club

L’inchiesta è partita da Napoli il 2011, in base ad alcune perquisizioni e documenti sequestrati nelle sedi del Napoli e della FilMauro. Contratti di calciatori sotto la lente d’ingrandimento.

“Calcio Malato”, questo è il nome dell’operazione in essere, vedrebbe coinvolti dodici procuratori e le società sportive sarebbero: diciotto club di serie A, alcuni dei quali retrocessi alla fine della stagione scorsa, (Chievo, Milan, Inter, Siena, Roma, Fiorentina, Atalanta, Pescara, Genoa, Juventus, Torino, Parma, Lazio, Napoli, Udinese, Sampdoria, Palermo e Catania) e undici società di serie B (Cesena, Bari, Livorno, Brescia, Reggina, Crotone, Juve Stabia, Spezia, Ternana, Grosseto e Vicenza). Gli altri dodici club coinvolti sono: Gubbio, Benevento, Portogruaro, Andria Bat, Lecce e Albinoleffe (Lega Pro – prima divisione); Mantova e Lecco (Lega Pro – seconda divisione); Foggia (terza categoria); Cosenza (serie D, in fallimento); Piacenza e Triestina (radiate dalla Federcalcio).

Nelle sedi sociali delle 41 società perquisite nell’ambito dell’inchiesta dei pm di Napoli Ardituro, Ranieri, De Simone e Capuano, pool coordinato dall’aggiunto Giovanni Melillo, sono state acquisiti in particolare i contratti dei calciatori sudamericani in particolare argentini e brasiliani. Inoltre, sotto l’occhio della GdF i contratti pubblicitari e compravendite di baby calciatori sudamericani.

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