Nocera/San Valentino. Ecco chi e come inquina Fosso Imperatore

Una nuova luce sul canale Fosso Imperatore emerge in un articolo pubblicato ieri su “La Città di Salerno”. Nel pezzo a firma di Salvatore De Napoli, ci si occupa degli scarichi industriali, spesso sotto l’occhio del ciclone, ma anche di alcune strategie di scarico ‘domestiche’.

Canale Fosso Imperatore, inquinamento dalle mille responsabilità. Sotto accusa da giorni è l’area industriale di Fosso Imperatore in territorio nocerino per gli scarichi delle aziende ma di mezzo ci sono anche quelli di autobotti e di altre attività e alcune abitazioni. Le aziende dell’area Pip hanno un doppio sistema di raccolta delle acque. Il primo, quelle delle loro lavorazioni finiscono in vasche a tenuta che devono poi essere depurate o svuotate per la depurazione. Il secondo è quello della recupero delle acque piovane che cadono in strada e nei piazzali degli opifici che finiscono in una vasca comunale provvista di un desabbiatore e di uno deoliatore per togliere eventuali detriti o oli e che confluisce con uno scarico nel canale Fosso Imperatore. E’ questo lo scarico incriminato per l’inquinamento. Il sospetto fondato è che ci sia qualche imprenditore che utilizzi abusivamente pompe per prelevare il materiale da quelle a tenuta e, all’interno dei piazzali, li versi nei tombini diretti alla vasca comunale e di qui nel canale, risparmiando sui costi di depurazione ma inquinando il corso d’acqua. A questo punto, le verifiche nei pozzetti fiscali delle ditte inquinanti daranno sempre valori in regola ma falsi. In molti controlli non sono state trovate tracce di inquinanti neanche nella vasca comunale perché in quel momento qualche industriale ha utilizzato le pompe e le tubazioni mobili con sversamento direttamente nel canale.

Il giornalista punta l’attenzione su una modalità di scarico che sfugge ai controlli. Le autobotti killer.

Poiché numerose abitazioni o piccole attività della zona rurale di San Valentino Torio e di Nocera Inferiore sono prive di fogne, conferiscono i liquami in vasche a tenuta che devono svuotare fino a tre-quattro volte al mese con un costo di fino a 800 euro. Per ovviare c’è qualche azienda di espurgo pozzi che preleva i liquami da famiglie e piccoli imprenditori con un forte sconto poiché non emettono fattura e quindi non possono compilare i formulari di carico: non potendo inviare i reflui a centri di trattamento li sversano abusivamente nei tombini dell’area Pip e di qui nella vasca comunale o direttamente nel canale. Ci sono poi molte cunette in territorio di San Valentino Torio, lungo il Fosso Imperatore e la presenza di abitazioni e opifici prive di fogne così come segnalato anche nel recente dossier realizzato dai meetup di M5s e da alcune associazioni ambientaliste che scaricherebbero direttamente nel canale.
Gli imprenditori hanno segnalato la presenza di canalizzazioni che nulla hanno a che fare con l’area Pip. Molti industriali vorrebbero provvedere autonomamente alla sicurezza e alla gestione delle immissioni in fogna dell’area produttiva in modo da evitare scarichi abusivi e e quelli delle autobotti.

Salvatore De Napoli – La Città di Salerno

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