Cava. “Cambiare marcia per salvaguardare l’ospedale”

Comunicato stampa de “I Responsabili per Cava”.

I Responsabili per Cava, che nel recente passato hanno sempre messo in evidenza disservizi e molto spesso tagli ai servizi, hanno deciso volontariamente di non entrare nella bagarre che si è scatenata all’indomani della denuncia del Primario di Chirurgia, Prof. Lombardi, della mancanza dei ferri chirurgici nelle sale operatorie dell’Ospedale cittadino.

Tale situazione, che per certi versi ha assunto dei toni grotteschi tra “ferri portati da casa” e denunce di un “Sindaco arrabbiato”, andrà analizzata dagli organi preposti, in primis dalla Direzione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Ruggi, che con ispettori e servizi di indagine interna acclarerà la reale situazione.
Per questo, in mancanza di dati certi, i Responsabili per Cava hanno preferito non assumere la difesa o l’attacco nei confronti di nessuno.

E’ pur vero però che emergono 3 punti, inconfutabili e sotto gli occhi di tutti.
Primo punto. Quali interessi aveva un primario, Professore ed Accademico ormai al termine della carriera, a fare una denuncia così forte? Forse beghe interne? Rapporti con i vertici aziendali incrinati? Richieste non soddisfatte? Resta il mistero.
Secondo punto. Dopo aver accolto nel marzo 2016 il Prof. Lombardi con toni trionfalistici e trascendentali, il Sindaco oggi si appresta a chiederne la sostituzione e ad effettuare probabilmente una seconda denuncia alle autorità. Forse il Sindaco Servalli già all’epoca dell’arrivo del Prof. Lombardi non era stato bene informato da chi gli era vicino, che la scelta dell’Accademico presentava più ombre che luci, sia per i problemi gestionali già avuti precedentemente in altre strutture, sia per l’età anagrafica che sicuramente non faceva prospettare la creazione di una scuola chirurgica cavese lungimirante. Quindi, questa scelta alla resa dei conti probabilmente si è mostrata sbagliata.
Terzo punto. E’ sotto gli occhi di tutti che a colpi di slogan “Mai più ultimi” e “La svolta buona”, l’Ospedale di Cava, del quale a chiacchiere viene sbandierata salvezza, da due anni perde continuamente pezzi ed ormai a cadenza settimanale si ritrova sulle pagine dei giornali per eventi negativi.

Ci chiediamo se l’attuale gestione politico-amministrativa abbia realmente fatto qualcosa per l’Ospedale di Cava. Perché se così fosse, allora le suggeriamo di fermarsi. Prima che si giunga ad un punto di non ritorno, fermatevi! Se questi sono i risultati da voi ottenuti, andando avanti così rischiamo per davvero di non avere più un ospedale. Oramai l’opinione pubblica risente negativamente di questi accaduti e, nonostante l’abnegazione di chi lavora nell’ospedale, si rischia che i cavesi non credano più nel proprio ospedale. A dicembre saranno già 2 anni che non si nasce più a Cava. Per salvaguardare il nostro ospedale bisogna cambiare marcia.

Post Scriptum. Siamo certi che dopo la pubblicazione di questa nota, qualcuno si prenderà l’incarico di dichiarare per l’ennesima volta ai giornali che, in realtà, noi siamo degli “Irresponsabili”. Lo sfidiamo a dimostrarci che non è vero che quello attuale è il punto piu’ basso vissuto dall’Ospedale di Cava nei suoi 500 anni di storia.

I Responsabili per Cava

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