Nocera Inferiore e l’agro ha visto stamattina scendere in piazza gli studenti contro l’alternanza scuola-lavoro, uno sciopero che ha coinvolto tutta Italia.
Un meccanico voluto dalla “Buona scuola” di Renzi. Il progetto che parte dal terzo anno di studi non avrebbe sbocchi e costringe gli studenti ad uno sfruttamento da precari. Il 29 settembre l’Unione degli Studenti ha lanciato l’allarme ed i dati non sono confortanti: il 57% frequenta corsi non attinenti al percorso di studio, il 40% subisce violazioni relative al diritto del lavoro ed il 38% ha dovuto sostenere delle spese per queste ore obbligatorie. È un meccanismo che va assolutamente rivisto, ecco perché lo sciopero.
Il circolo nocerino di Sinistra italiana ha appoggiato pienamente la protesta studentesca. In una nota, si legge:” Un’alternanza, quindi, che non garantisce parità di trattamento nemmeno tra i vari indirizzi di studio: 200 ore obbligatorie di alternanza per i licei e le 400 ore per gli istituti tecnici e professionali, una disparità che classifica ingiustamente i percorsi di studio”. E continua: “Anche Nocera Inferiore rientra nella media nazionale. Gli studenti che frequentano le superiori non sono soddisfatti dall’esperienza scuola/lavoro, ma ci sono anche realtà nocerine in cui la formazione dell’alternanza è stata traccia importante della crescita culturale ed umana dello studente”.
Lascia di stucco ciò che viene riportato nell’appello dell’Unione degli Studenti: «La vera alternanza scuola lavoro non è asservita alle logiche e agli interessi del mercato del lavoro e non si vende ai privati né tantomeno alle multinazionali: dopo l’accordo stipulato dal Miur con i “grandi campioni d’alternanza” siamo andati a friggere patatine al Mc Donald’s, a sistemare indumenti a Zara, a fare fotocopie alla Banca d’Italia».
Durante la manifestazione molti sono stati i disagi provocati alla viabilità, con diverse lamentele da parte di alcuni cittadini.
gc