Manca o è scarsa l’acqua, il Comitato diffida la Gori ad adempiere il contratto

Da anni la classe politica locale non ha risolto l’annoso problema idrico.

SIANO – Dura presa di posizione del “Comitato Cittadino Acqua Pubblica” nei confronti della Gori, dopo un’intera estate di disagi sopportata dai cittadini, con improvvise ed inavvertite sospensione dell’erogazione dell’acqua e calo costante della pressione, che continua a penalizzare gli abitanti dei piani alti.

Al comunicato diffuso dalla Gori, con cui si informava gli utenti di improvvisi guasti alla rete, il Comitato gli ha contestato la mancata manutenzione in atto da anni, sollecitandola ad adempiere agli obblighi contrattuali, a loro avviso palesemente disattesi.
In realtà questa condizione di disagio per le continue sospensioni dell’erogazione dell’acqua, da anni, si ripetono puntualmente ogni estate, creando problemi alle famiglie ed alle attività commerciali. Proprio di fronte a questo stato di cose i sianesi sono particolarmente incavolati, perchè non riescono a spiegarsi come un comune il cui territorio è attraversato da una ricca falda d’acqua, con quattro pozzi che consentono la captazione di grandi quantità d’acqua da erogare, con la gestione Gori il servizio idrico è diventato precario e costoso.

Per la verità alla Gori oltre alla responsabilità della carenza d’acqua estiva, andrebbe addebitata anche la responsabilità dell’enorme speco d’acqua potabile d’inverno, quando i serbatoi tracimano per giorni, mentre le pompe dei pozzi continuano a funzionare.
Alla presa di posizione del “Comitato Cittadino” oggi si è aggiunto un comunicato del sindaco Giorgio Marchese che contesta la strumentalizzazione del problema, informando i cittadini che ha chiesto alla Gori spiegazioni per i “continui guasti“.

Anche il gruppo di opposizione “Siano nel cuore”, sensibilizzato dal disagio pubblico, si scaglia contro il sindaco, attribuendogli la responsabilità del mancato controllo sulla Gori perchè vicina alla sua parte politica. Per onore di cronaca va detto che sono in pochi ad essere legittimati a prendere credibili posizioni di protesta per questo continuo disagio che i cittadini vivono da anni. A ruoli alternati la classe politica locale ha sempre lasciato correre, mai un’azione decisa per imporre almeno il rispetto delle norme previste dalla convenzione.

Va dato atto ai giovani del “Comitato Cittadino” che, in qualche modo, con la loro azione stanno mantenendo un alto livello di attenzione sul problema della gestione dell’acqua, come bene pubblico, al riparo da ogni sistema di speculazione. A conferma del loro impegno, ieri mattina hanno provveduto a protocollare, presso gli uffici della Gori, la formalmente diffida ad adempiere a tutti gli impegni contrattuali.

Giovanni Navarra – Le Cronache

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